La pioggia e il freddo di dicembre non hanno fermato il popolo di chi, spesso e volentieri, non riesce ad arrivare a fine mese, perché non ha un contratto di lavoro adeguato o chi è precario. Oggi a Palermo, infatti, si sono svolte diverse manifestazioni per il diritto al lavoro.
In piazza del Parlamento, davanti la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, sono tornati a protestare i Nastrini: “Sono tanti i motivi che ci spingono a protestare, ma entrambi accumunati dallo stesso obiettivo, quello di far capire alle istituzioni che è ora di farsi carico delle emergenze sociali, della disoccupazione dilagante e della continua precarietà che contraddistingue la nostra città”.
“Siamo quasi agli sgoccioli di questo anno e le nostre condizioni di anno in anno peggiorano sempre di più. Chiediamo di essere ascoltati e chiediamo che le istituzioni creino un tavolo tecnico che affronti e risolva la questione relativa ai lavoratori di cantiere che giorno 31 dicembre termineranno il loro progetto lavorativo di manutenzione delle ville comunali e del tasto dolente riguardante la disoccupazione. Vogliamo vivere una vita serena, vogliamo il lavoro e vogliamo garantiti i diritti che giorno dopo giorno vengono calpestati. Vogliamo che le istituzioni facciano il loro dovere! Abbiamo tutti diritto ad esistere!” hanno affermato i manifestanti.
In via Cavour, davanti la Prefettura di Palermo, sotto una copiosa pioggia e al riparo sotto gli ombrelli e gli alberi, hanno protestato i lavoratori della Pubblica Amministrazione, per chiedere più sicurezza, nuove assunzioni e nuovi contratti.
A incrociare le braccia oggi, gli operatori sanitari, che lamentano anche la mancanza di adeguati dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro, i Vigili del Fuoco, chi lavora nei trasporti pubblici, ma anche nelle scuole. Le richieste dei sindacati riguardano l’assunzione di 350mila precari, 60mila soltanto nella sanità, gli adeguamenti salariali.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports