Ieri mattina, un velivolo dell’agenzia europea FRONTEX ha avvistato, in area SAR di responsabilità libica, un gommone con circa cento migranti, in precarie condizioni di navigabilità. L’aereo ha dunque contattato la nave Open Arms, essendo il mezzo più vicino e impiegabile, che giunta sul posto ed intercettato il gommone, ha dato inizio al recupero dei migranti.
Durante le operazioni di soccorso, il gommone, come raccontato dal personale di Open Arms, ha incominciato a imbarcare acqua, facendo finire in acqua le persone.
L’attività di soccorso eseguita da Open Arms si è conclusa con il salvataggio di circa cento naufraghi, oltreché il recupero di cinque corpi esanimi.
Vista la gravità dello stato di salute di quattro migranti salvati (due bambini, una donna incinta e un uomo), la stessa unità ha contattato la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma per chiedere un’evacuazione medica urgente.
La Guardia Costiera italiana, avviati i primi contatti tra personale di bordo dell’Open Arms e il CIRM (Centro Internazionale Radio Medico) e verificata l’indisponibilità di assetti operativi degli Stati vicini che potevano utilmente intervenire, ha disposto l’invio di una propria motovedetta di Lampedusa con medici del CISOM imbarcati, che ha raggiunto l’Open Arms intorno alle ore 22:00.
Le operazioni si sono protratte per tutta la notte. Oltre all’invio di una propria motovedetta partita da Lampedusa, la Guardia Costiera italiana ha disposto l’impiego anche di un elicottero AW-139GC “Nemo 11-07” della propria Base Aeromobili di Catania che, rischierandosi a Lampedusa, ha eseguito due differenti missioni sull’unità Open Arms, già in navigazione verso Lampedusa.
Nelle due missioni sono state prelevate d’urgenza complessivamente sei persone (tra cui il corpo esanime di un bimbo). Tre di queste (un bambino, la madre e un uomo), in gravi condizioni di salute, sono state portate in ospedale a Malta, quale struttura ospedaliera più vicina a Lampedusa, per consentire più immediate cure mediche. Il trasferimento, in coordinamento e sinergia con le autorità maltesi, è stato eseguito mediante l’impiego di un ulteriore velivolo messo a disposizione dallo stesso Stato maltese per agevolarne il trasferimento sull’isola.
Di Redazione – EmmeReports