Con una formazione decimata dalle assenze per Coronavirus il Palermo alla fine decide di giocarsela a per poco non la vince pure.
Dopo un pomeriggio passato a contare le presenze Mister Boscaglia manda in campo gli unici rosanero rimasti e in panchina un solo giocatore: il diciottenne portiere Marco Matranga.
“Vietato sbagliare” era stato l’imperativo categorico dei tifosi del Palermo che, fuori dal Renzo Barbera, hanno accolto calorosamente i propri 11 leoni; ma per colpa dell’attuale situazione pandemica anche “Vietato infortunarsi” visto la panchina cortissima, anzi inesistente.
I ritmi di gioco sono abbastanza alti, come derby impone, e al 15esimo del primo tempo la palla respinta corta dal portiere etneo Miguel Angel Martinez viene ribadita in rete da Mamadou Kanoute facendo “esplodere” la tribuna di uno stadio tristemente vuoto.
Si va al riposo con i rosanero giustamente in vantaggio.
Il Palermo è costretto ad indietreggiare sulla spinta dei catanesi alla ricerca del pari.
Girandola di sostituzioni per la squadra ospite che cerca di avvantaggiarsi con l’entrata di forze fresche e, con un Palermo stanco ma battagliero, al minuto 80 arriva il pareggio degli etnei con una rocambolesca azione finalizzata da Emanuele Pecorino.
A pochi minuti dalla fine della partita occasionissima per il rosanero Nicola Rauti che trova la risposta di piede del portiere del Catania.
Dopo quattro minuti di recupero l’arbitro Luca Zufferli di Udine fischia la fine del match con i giocatori del Palermo che vanno sotto la curva nord ad applaudire “simbolicamente” i propri tifosi.
di Antonio Melita – EmmeReports
foto Francesco Militello Mirto e Antonio Melita
[wp_objects_pdf]