Alle prime luci dell’alba, gli agenti del Commissariato di Polizia, Zisa-Borgo Nuovo, hanno eseguito tre misure cautelari nei confronti di otto persone, a conclusione di una attività investigativa intrapresa lo scorso mese di giugno, con il coordinamento della Squadra Mobile.
Agli arresti domiciliari un 24enne palermitano. Obbligo di firma invece per altri due giovani palermitani, rispettivamente di 29 e di 23 anni. I tre giovani, insieme ad altri soggetti non ancora identificati, sono ritenuti responsabili di avere rinchiuso tre agenti della Polizia all’interno di una scuola, dove erano entrati per sottrarsi alle violenze e alle minacce subite.
I tre ragazzi, insieme ad altre cinque persone, sono accusati dei reati di aggressione e minaccia a pubblico ufficiale.
Il 20 giugno scorso, durante i funerali del giovane Agostino Cardovino, deceduto in un incidente stradale, gli agenti del Commissariato di P.S. “Zisa- Borgonuovo” erano impegnati in un servizio di ordine pubblico per prevenire eventuali disordini derivanti dal rilevante numero di persone presenti.
Infatti, durante un corteo non autorizzato, erano presenti 1000 persone che utilizzavano diffusori acustici non consentiti e bloccavano la strada, anche grazie all’utilizzo di numerosi ciclomotori.
Durante il funerale i poliziotti avevano constatato l’esplosione di alcuni fuochi d’artificio, nelle immediate vicinanze dell’abitazione del ragazzo, riconoscendo uno dei tre soggetti.
Gli agenti trovavano e sequestravano, nel sottoscala dell’abitazione, quattro scatole di giochi pirotecnici ancora confezionate, suscitando la rabbia di alcuni presenti che, nei pressi di via Eredia, decidevano di abbandonare il corteo per scagliarsi contro i poliziotti, spingendoli verso il muro e colpendoli con calci, pugni e spintoni, procurando a due di loro alcune lesioni.
I poliziotti, per sfuggire ai calci e pugni del gruppo si rifugiavano all’interno dell’Istituto “De Amicis”, dove venivano bloccati dai tre giovani che, accusandoli di aver rovinato il funerale del giovane, li minacciavano di morte.
L’azione era stata interrotta solo dal sopraggiungere dei mezzi del Reparto Mobile e da altri agenti, accorsi in aiuto ai colleghi.
Di Redazione – EmmeReports