Il Palermo si riscatta a Catanzaro con una prova gagliarda; ci ha messo il cuore e ha strappato un punto meritatissimo.
Falcidiato dalle cervellotiche decisioni dell’arbitro, il lungagnone Perenzoni di Rovereto, ha disputato quasi l’intera ripresa in dieci per il doppio giallo inferto a Broh ed è andato sotto al 75’ solo per un calcio di rigore, con annessa espulsione di Crivello.
In nove contro undici sembrava finita ma mai dire mai col calcio specialmente se ci metti il cuore.
Il grande cuore che ha mostrato la squadra di Filippi (in panchina per lo squalificato Boscaglia), che non si è arresa, ha lottato fino all’ultimo istante e all’88’ un affondo di Rauti, ha “costretto” l’arbitro ad assegnare un calcio di punizione dal vertice di sinistra dell’area di rigore giallorossa. L’ha battuta Almici, leone tra i leoni rosanero di quest’oggi: una palla radente e perfida sulla quale si sono avventati in tre o quattro tra rosanero e giallorossi.. Ed è stata una scarpata di Evacuo, a metterla dentro giusto sotto l’incrocio dei pali.
Niente da fare per Branduani.
Pareggio acciuffato in extremis che sa di suprema giustizia dopo i tanti torti subiti dal Palermo: alla vigilia dal Covid che ne ha falcidiato le file e poi dall’arbitro che…
Ma è inutile parlarne ancora , quel che c’era da dire l’ho detto, tornarvi su significa dare troppa importanza a chi non ne merita.
Importa solo che il Palermo abbia finalmente palesato chiari progressi come squadra, disputando una partita coraggiosa sin dal primo minuto, malgrado fosse privo elementi cardine come Floriano, Santana, Silipo, Lancini, Doda…
Un primo tempo quasi tutto disputato all’attacco, con un gol mancato da Kanoutè, liberato da un “taglio” geniale di Odjer, un errore madornale che grida ancora vendetta. il Catanzaro sembrava ipnotizzato ed è stato il pericolo scampato che gli ha dato la sveglia in contropiede, dopo corner del Palermo, ha l’occasione del vantaggio ma la spreca ancora più goffamente di come aveva fatto nel Palermo Kanoutè.
Insomma, a fine primo tempo sembrava arduo più per il Catanzaro che per il Palermo schiodare la partita dallo 0-0: i rosanero attaccavano ma Saraniti, punta centrale del 4-2-3-1, brillava per la su evanescenza e, di contro, il Catanzaro sembrava avere il freno tirato.
Ci ha pensato allora l’arbitro a ravvivare la scena. Prima butta fuori Broh, per un fallo sul quale nove arbitri su dieci sorvolano, visto che Broh era già stato ammonito (3’ minuto della ripresa). Poi, compie il suo capolavoro: sull’ennesimo contropiede, Evacuo – egregia la sua prova – riparte in perfetta solitudine… Con una diagonale da ultimo uomo lo ferma capitan Crivello. Anche se non ci metto la mano sul fuoco perché la ripresa tv di Eleven fa ridere i polli per le frequenti interruzioni video, il takle del n. 6 rosanero non è da penalty, ma vallo a dire all’arbitro, che smania dal primo minuto di ergersi a protagonista assoluto: calcio di rigore e Palermo in nove.
Il resto, già lo sapete e io me lo risparmio, contento come sono di aver ritrovato un Palermo, che, come gioco, deve ancora crescere (e molto) ma almeno ha ritrovato l’orgoglio del blasone, la coesione del gruppo e il cuore del guerriero.
Il che, alla vigilia del derby col Catania che torna dopo quasi otto anni, è una spinta in più per trovare la prima vittoria del campionato: non ci saranno i tifosi al “Barbera”, il Covid non li vuole sugli spalti ma – sono sicuro – lontani dal cuore non li terrà di certo. Mi figuro un migliaio di tifosi, tutti a debita distanza “pandemica”, fuori dalle mura sacre del tempio rosanero, per far sentire lo stesso la loro voce.
TABELLINO:
CATANZARO: (3-5-2): Branduani; Fazio, Martinelli (cap), RIccardi (dal 69’ Curiale); Garufo (dal 56’, Carlini), Verna, Altobelli (dal 68’, Carapi), Contessa (dal 79’, Pinna); Di Massimo, Evacuo.
PALERMO (4-2-3-1): Pelagotti; Almici, Palazzi, Marconi (dall’83’, Lucca), Crivello (cap9; Odjer, Broh; Kanoutè, Rati 8dall’87’, Peretti); Saraniti (dal 51’ Accardi).
Arbitro: Perenzoni di Rovereto.
Reti: 75’, Evacuo (rig), 88’, Evacuo (aut).
Espulsi: al 48’ Broh e al 75’ Crivello.
di Benvenuto Caminiti – EmmeReports