“Giallo” all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) dopo che il Movimento 5 Stelle ha denunciato l’aumento di stipendi e pensioni “in piena pandemia” dei parlamentari.
“In un momento in cui i politici dovrebbero essere i primi a dare l’esempio, la stragrande maggioranza dei deputati ha dato il via libera agli uffici dell’Assemblea Regionale Siciliana per calcolare i propri contributi anche sulla diaria, cosa che si tradurrà, per loro, in un aumento degli assegni e del trattamento di fine mandato” ha scritto la portavoce 5 Stelle, Roberta Schillaci sulla propria pagina Facebook.
“UNA VERGOGNA INACCETTABILE targata Ars a cui il M5S ovviamente si è sottratto” ha continuato la Schillaci anticipando la presentazione di due disegni di legge per scongiurare il tutto.
Pronta e indignata la reazione del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè che ha affermato: “Sono azioni indegne di un gruppo politico quelle messe in atto dai parlamentari del movimento 5 stelle. Non è vero che ci siamo aumentati lo stipendio né la pensione. Con queste cose non si scherza specialmente in un momento così difficile per tutti”.
“Non consento a nessuno questo gioco sporco. Questo è terrorismo. Dichiarazioni di questo tipo sono delinquenziali. Non c’è dubbio che tutto ciò viene fatto nel vano tentativo di riconquistare il consenso che i 5 stelle hanno irrimediabilmente perso. Una simile vergogna non l’avevo mai vista. Ho conosciuto tanti politici ma mai di un livello così basso” ha concluso Miccichè.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Segretario generale dell’Assemblea Regionale Siciliana, Fabrizio Scimè.
“L’Assemblea regionale con la legge di riduzione dei vitalizi ha previsto che il deputato regionale possa costituire la base di riferimento della propria pensione contributiva versando i relativi contributi sulla intera retribuzione mensile. Tale facoltà concessa dalla legge presuppone, dunque, una domanda da parte del deputato e il versamento a suo carico dei relativi contributi” ha precisato Scimè indicando i contenuti della legge regionale n. 19/2019.
di Redazione – EmmeReports