“In Sicilia le strutture sanitarie sono in affanno a causa della corsa in ospedale, chi non ha sintomi gravi va curato a casa dai medici di base e dai pediatri” ad affermarlo sono il segretario regionale della Lega Stefano Candiani e il capogruppo all’Ars del Carroccio Antonio Catalfamo.
I due esponenti leghisti spiegano che “il lievitare del numero dei positivi al covid-19 sta mettendo a dura prova tutto il sistema sanitario e ospedaliero pubblico, con i presidi prossimi al collasso”.
“È necessario che vengano subito applicate, attraverso il Commissario per l’emergenza sanitaria della Regione Siciliana, tutte le misure idonee per mettere i medici di medicina generale, i medici di continuità assistenziale e i pediatri di libera scelta nelle condizioni di poter non solo eseguire i tamponi ma non lasciare a casa abbandonati coloro che risultano positivi” continuano Candiani e Catalfamo.
Il dipartimento salute della Lega Sicilia ha elaborato una proposta che si basa sull’apporto dei medici di base e dei pediatri che, considerata la loro presenza capillare sul territorio, diventa fondamentale per fare fronte alla grande massa di positivi che con il passare delle ore stanno sempre più intasando gli ospedali.
“Un’azione articolata che richiede risorse economiche, ma anche la fornitura di dispositivi di protezione e di un numero di test adeguati” ha spiegato Antonio Purpari, responsabile del dipartimento salute del partito di Salvini “andrà anche rafforzato il lavoro dei laboratori degli ospedali per metterli nelle condizioni di processare i tamponi fatti a domicilio”.
“Sono necessarie infine regole chiare per quei medici che devono andare al domicilio se chiamati ma che prevedano anche degli esoneri per i professionisti più anziani e con condizioni particolari di salute” ha concluso il responsabile sanità della Lega.
di Redazione – EmmeReports