Una giornata come tante altre, una festa di paese, una cellula terroristica. Sono queste le vicende che “Operazione Silent Caiman: incubo di fine estate”, di Alessio Virdò, ci fa vivere sulla pelle. Francesco Borghese, ex incursore del GOI, e altri esponenti del personale militare italiano si ritroveranno alle prese con il primo attentato terroristico di matrice islamica su territorio nazionale, il tutto raccontato da diversi personaggi e punti di vista. Sarà il fallimentare tentativo di cambiar vita di Abdullahi, cittadino somalo sbarcato in Italia, e dei suoi tre amici pirati a cambiare completamente le sorti di una serata che si prospetta all’insegna di festeggiamenti e gioia, annegando il tutto nel sangue che verrà versato sull’asfalto del piazzale.
Il tutto si svolge durante la festa della Madonna del Rosario di Pompei a Vibo Marina, lì dove lo scoppio dei fuochi d’artificio coprirà il suono degli spari e la “Stromboli”, petroliera battente bandiera maltese, si troverà ostaggio del gruppo di terroristi. Tra negoziazioni, pianificazioni, problemi burocratici e colpi di scena, è una storia che danza tra vita e morte, un libro che lascia con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Niente è lasciato al caso, con parole scelte accuratamente l’autore è stato in grado di creare scene precise e intriganti, trasportando il lettore nel vivo dell’azione e mostrando le Forze Armate per quello che sono veramente.
Questo romanzo techno-thriller è l’esordio di Alessio Virdò, con il quale sfida sé stesso e si impegna a far conoscere il mondo militare anche ai non appassionati. Si tratta infatti di un libro perfetto per coloro che già frequentano l’ambiente, grazie alla vasta gamma di termini specifici e descrizioni accurate e puntuali, ma risulta di facile lettura persino per chi si trova spinto unicamente da curiosità. Con l’aiuto del glossario situato nelle ultime pagine, contenente definizioni di terminologia tecnica, e della galleria fotografica messa a disposizione del lettore, è infatti possibile seguire l’andamento della trama senza difficolta. Non è poi da sottovalutare l’impegno e il desiderio che ha spinto l’autore a intraprendere questa avventura, deciso a scrivere un romanzo con protagonisti i reparti italiani, in un panorama in cui “gli unici autori di techno-thriller sono storicamente sempre stati di lingua anglosassone”, come ricorda egli stesso nell’introduzione.
L’accuratezza delle informazioni è dovuta alle interviste e agli incontri avuti direttamente con il personale della Marina Militare e con l’Arma dei Carabinieri, dettaglio che punta a rendere reale nell’immaginario del lettore ciò che la mente di Alessio Virdò ha creato. Una pagina tira inesorabilmente l’altra, senza volerlo ci si trova proiettati in quella che è la vita delle Forze Armate, dove il coraggio e la forza di volontà possono considerarsi pane quotidiano e scelte eroiche sono prese senza la minima esitazione. Non c’è dubbio che questo libro, ovviamente frutto della fantasia dell’autore, si fa portavoce di una storia tanto “lontana” quanto vicina, capace di far conoscere questo mondo per molti sconosciuto anche al più improbabile tra i lettori. Un esordio decisamente ad effetto e pieno di sorprese, che fa desiderare di leggere ancora sull’argomento.
Di Rachele Clemente – EmmeReports