Flash Mob di protesta, davanti il Teatro Massimo di Palermo, degli operatori del settore dell’intrattenimento organizzato che a causa del Coronavirus, nell’ultimo semestre, hanno visto ridurre di oltre il 90% il loro fatturato.
I rappresentanti di un settore, che include animatori, dj, ballon-art, wedding, fotografi, artisti, sale feste e ludoteche, si sono dati appuntamento per affermare la loro importanza.
“Anche noi siamo essenziali” è stato lo slogan della manifestazione, che punta ad accendere i riflettori su “un settore troppo spesso bistrattato e visto come non rilevante”.
“Abbiamo la necessità di aiuti concreti da una fiscalità di vantaggio a un rigore maggiore nei controlli e nella lotta all’abusivismo professionale” ha affermato il presidente di Uniast, Fabio Giuffrida.
“Dopo il 13 novembre ci auspichiamo che non si procrastini ulteriormente lo stato di disagio e di forte difficoltà economica, dandoci almeno l’opportunità di lavorare e riprovare a metterci in piedi dopo una crisi senza precedenti” ha concluso il presidente dell’associazione che riunisce tutti gli operatori del settore dell’intrattenimento organizzato.
di Francesco Militello Mirto – EmmeReports