Il 23 ottobre, nel Golfo di Guinea, la fregata Martinengo della Marina Militare è intervenuta in soccorso del mercantile Errina battente bandiera panamense, che aveva subito un attacco di pirati. La fregata Federico Martinengo, impegnata in quel mare in attività di sorveglianza, ha agito in seguito a una segnalazione di allarme.
La nave militare italiana si trovava in pattugliamento al largo delle coste della Nigeria a grande distanza dalla posizione dell’attacco al mercantile.
Nave Martinengo giunta in zona è riuscita a entrare in contatto radio con il comandante del mercantile, che ha informato i militari di essere stato oggetto di abbordaggio da parte da parte di una piccola imbarcazione veloce con uomini armati a bordo, che avevano saccheggiato la nave e danneggiato gli apparati radio, abbandonando poi in seguito la nave. Lo stesso comandante ha dichiarato che il suo equipaggio era in buone condizioni e non necessitava di assistenza essendo in grado di riprendere la navigazione verso il porto.
La fregata Martinengo ha avvisato la compagnia marittima della nave, rimasta da molte ore senza notizie a causa dei danni agli apparati radio subiti durante l’abbordaggio.
L’unità navale italiana ha continuato a sorvegliare la zona assicurando, con la sua presenza, un’efficace effetto deterrente a salvaguardia dei mercantili in zona.
L’attività della fregata Martinengo nel Golfo di Guinea, una delle aree marittime del pianeta ritenuta tra le più pericolose, ha come obiettivo la vigilanza a tutela degli interessi nazionali e della sicurezza delle vie marittime, allo scopo di assicurare alle navi mercantili nazionali e internazionali presenti, il libero uso del mare, ma anche quello di cooperare con le marine dei paesi rivieraschi al fine di aumentare la reciproca conoscenza e fiducia, nonché la capacità di cooperazione per contribuire al miglioramento delle condizioni di sicurezza nella regione.
Di Redazione – EmmeReports