“Ricordiamo oggi Carmela Petrucci, la ragazza di 17 anni brutalmente uccisa mentre difendeva la sorella dall’ex fidanzato. Una delle tantissime vittime di femminicidio nel nostro paese, un crimine ignobile e perverso, che va combattuto sia sotto l’aspetto dell’inasprimento dei procedimenti penali, con risposte tempestive, ove ancora possibile, ai fini della tutela preventiva della vittima, sia attraverso una più efficace lotta contro un certo tipo di retaggio culturale maschilista” a dichiararlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Carmela Petrucci venne uccisa il 19 ottobre 2012 nell’androne dello stabile in via Uditore, 14 mentre stava tornando da scuola con la sorella. Ad accoltellarla Samuele Caruso, allora 23 enne che ferì anche la ex fidanzata, Lucia Petrucci.
Una vicenda che sconvolse Palermo e che mobilitò oltre duemila ragazzi nella fiaccolata in ricordo di Carmela. Presenti i compagni di scuola delle ragazze, amici, conoscenti e cittadini che dalla succursale del liceo classico Umberto marciarono in silenzio sino al palazzo di via Uditore dove le due ragazze erano state aggredite.
I compagni di classe indossavano una maglietta con una strofa tratta da una canzone di Ligabue, la più amata da Carmela Petrucci.
Per l’omicidio il 15 novembre 2016 venne confermato in Cassazione l’ergastolo per Samuele Caruso.
“A Palermo continuiamo ad operare, anche nel nome di Carmela, per affermare ancora una volta i diritti di tutte le donne, di tutte le ragazze e di tutte le bambine, contro ogni forma di violenza di genere” ha concluso Orlando.
di Antonio Melita – EmmeReports