“Cosa Nostra ha la necessità di rivendicare un ruolo nella società civile e non può non essere interessata anche al calcio e al tifo organizzato” ad affermarlo è il Comandante del nucleo investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri, maggiore Salvatore Di Gesare a margine dell’operazione “Resilienza” che ha portato all’arresto di alcuni membri della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio.
Da quanto è emerso dalle indagini, infatti, erano presenti rapporti fra le tifoserie calcistiche palermitane e Cosa Nostra. I boss di Borgo Vecchio “garantivano” con la loro presenza la pace tra le diverse componenti del tifo rosanero. Non è emerso, invece, alcun coinvolgimento del Palermo FC.
La società di Viale del Fante ha comunque sottolineato, attraverso un comunicato, la propria estraneità e contrarietà al sedicente tifo connivente con la criminalità.
“La società Palermo F.C. condanna duramente ed incontrovertibilmente ogni condotta criminale, anche e ancor più ove collegata allo Stadio Renzo Barbera e alle attività della squadra rosanero, beni che concorrono a contraddistinguere la municipalità e la cittadinanza, portatori di valori sani quale quello della legalità. Per tale motivo la Società ha già dato mandato ai propri legali di valutare la costituzione di parte civile ed ogni utile iniziativa in tutte le sedi opportune“.
di Redazione – EmmeReports