“Mancano solo tre giorni alla scadenza; ma ancora a nessuno è nota la lista di progetti che la Regione intende presentare al governo nazionale. Cosa sta facendo Musumeci per la Sicilia? Ha proposto piani, progetti di investimento a Conte? Quanti sono i progetti per la Sicilia degli oltre 500 arrivati al CIAE? Invece di parlare del Ponte sullo Stretto, che nessuno farà mai, ha un piano B?” ad affermarlo in una nota è Gino Sturniolo di Antudo, la rete dei comitati territoriali per l’indipendenza della Sicilia.
L’attivista lamenta il disinteresse del governo regionale siciliano che “pare aver dimenticato di iscriversi alla gara”, a cui invece altre regioni stanno puntando, per ottenere i soldi europei previsti dal Recovery Fund.
La scadenza entro la quale dovrà essere formulato dall’Italia il pacchetto di progetti da passare alla UE in modo da avere un anticipo del 10%, che equivale a circa 20 miliardi di euro è, infatti, previsto per il 15 ottobre 2020.
“Il confronto su dove allocare quest’enorme massa di miliardi dovrebbe essere il principale argomento di discussione sui tavoli della Regione. Serve un piano strategico di sviluppo e rilancio per la Sicilia per affrontare la crisi post-Covid. Noi lo abbiamo: cura del territorio e investimenti su sanità e istruzione” continua Sturniolo.
La gran parte del dibattito politico intorno al Recovery Fund si è concentrato in Sicilia sulla possibilità di inserire il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, anche se la proposta pare poi essere stata scartata.
“Non ci importano treni ultraveloci o ponti per andare via dalla Sicilia più in fretta; ci interessano le infrastrutture e i servizi per restare qui” ha concluso Gino Sturniolo di Antudo, la rete dei comitati territoriali per l’indipendenza della Sicilia.
di Redazione – EmmeReports