Si è svolta oggi pomeriggio l’iniziativa “Vivi il centro storico – stop alle discariche abusive”, organizzata su proposta della I Circoscrizione in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la RAP.
Circa 100 volontari di associazioni e comitati del centro, insieme a semplici cittadini, consiglieri comunali e di circoscrizione e componenti della Giunta comunale, si sono dati appuntamento in sei piazze e strade dei quattro mandamenti storici per rimuovere, insieme agli operai della RAP, le discariche di rifiuti ingombranti.
“Vogliamo trasmettere l’idea che i cittadini, insieme all’amministrazione comunale, possano fare iniziative concrete per contrastare il fenomeno delle discariche abusive” ha affermato Massimo Castiglia, presidente della Prima Circoscrizione.
“Una delle iniziative che faremo a breve è la nascita di una App specifica, in via sperimentale, all’inizio solo nel centro storico, dove i cittadini potranno segnalare la presenza di ingombranti e la RAP si impegnerà a ritirare in tempi brevi e a dare un feedback di ritorno al cittadino” ha spiegato Castiglia che aggiunge che presto dovrebbe nascere un centro comunale di raccolta in via Mongitore.
Come ha detto il presidente della I Circoscrizione, i siti dove vengono gettati i rifiuti ingombranti sono sempre gli stessi e che sarebbe auspicabile una maggiore attenzione e vigilanza da parte di tutti i cittadini per contrastare il fenomeno sul nascere.
“Vogliamo provare a coinvolgere i cittadini per azzerare le discariche abusive. Se un giorno chiuderemo l’App, vuol dire che avremo eliminato il problema” ha concluso Massimo Castiglia.
Le zone di Palermo interessate dall’evento sono state: Piazza Magione (di fronte Scuola Ferrara), Via Squarcialupo (di fronte Scuola Valverde), Piazza Colajanni (di fronte Ex Cinema Edison), Piazza dell’Origlione (di fronte Scuola Verga), Piazza D’Ossuna, Via San Cristoforo (angolo Via Bologna).
È stata anche l’occasione per presentare il piano di videosorveglianza già avviato dalla Polizia Municipale in collaborazione con la RAP e la Sispi.
“Dobbiamo essere uniti contro gli incivili, la società civile contro gli incivili. E l’amministrazione comunale e la RAP al servizio dell’obiettivo comune, quello di denunciare, criticare, censurare gli incivili, ma al tempo stesso dare un contributo di pulizia della città ricordando che la città è di tutti. Bisognerebbe ricordarlo a quanti buttano i rifiuti dove capita, che poi sono i primi a criticare la città perché è sporca” ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando.
“Denunciare chi sporca è doveroso e sta dentro un programma che abbiamo concordato in prefettura con il comitato di ordine pubblico, con le varie Forze di Polizia, per ricordare che si tratta di comportamenti illeciti sono dannosi e che vanno censurati. Ma noi crediamo soprattutto sulla prevenzione e sul cambio culturale” ha spiegato Orlando che ha aggiunto “Questo è il primo di una serie di interventi che riguarderà tutte le otto circoscrizioni della città di Palermo, quindi faccio un appello alla società civile ad unirsi a noi in questa operazione che è di sensibilizzazione, lasciando le Forze dell’Ordine nell’attività di accertamento e di sanzione. Le strade saranno sempre più videosorvegliate quindi non, come abbiamo potuto dimostrare non c’è scampo per nessuno!”
Orlando ha poi aggiunto: “Facciamo un appello alla Regione, alla RAP, al sindaco, ai cittadini a considerare la pulizia della città, un bene comune e da questo punto di vista ci sono enormi criticità che sono regionali. Stiamo assistendo ad un esaurimento di tutte le discariche regionali e ovviamente la realtà che più risente di queste conseguenza è la città più fortemente abitata che è Palermo. Quello che stiamo facendo anche con la Regione Siciliana a Palermo, sarà un modello per l’intera Sicilia”.
Abbiamo chiesto al primo cittadino di Palermo perché i palermitani non riescono a tenere pulita la città: “Manca la consapevolezza del bene comune. La comunità cresce quando ci si convince che le cose più importanti non sono né mie né tue, ma di tutti. L’idea del bene comune è quello che rende vivibili le città. Il più grande nemico del bene comune è la cultura mafiosa, dove quello che è mio è solo mio, quello che è tuo è solo tuo e quello che non è né mio né tuo, non è di nessuno”.
di Francesco Militello Mirto – EmmeReports