Nel primo mese di stagione venatoria, che prevede 12 giornate effettive di caccia, le Guardie giurate volontarie WWF di Caltanissetta hanno effettuato 8 servizi di vigilanza anti-bracconaggio.
Nel corso dei servizi effettuati congiuntamente con i Carabinieri Forestale del Centro Anticrimine Natura di Palermo, Nucleo CITES, e con i Carabinieri della Stazione di Mussomeli sono stati denunciati 13 cacciatori e sequestrati 10 fucili semiautomatici.
“Il quadro che emerge è quello di una sconfortante situazione di vera e propria emergenza illegalità, dove il territorio provinciale è in balia di cacciatori di frodo senza scrupoli, che non rispettano le regole previste dal calendario venatorio regionale e che commettono gravi illeciti penali alla luce del sole, grazie ad una carenza strutturale di controlli” a denunciarlo è Ennio Bonfanti, coordinatore regionale della Vigilanza venatoria e ambientale del WWF.
I reati contestati ai 13 cacciatori provvisti di regolari licenze e documenti, ma che praticavano l’attività venatoria in maniera illecita, sono: caccia in periodo di divieto; abbattimento e detenzione di specie per le quali la caccia non è consentita; esercizio della caccia in area protetta; disturbo della fauna in area protetta; introduzione di armi e munizioni in area protetta.
“Nel Nisseno, come nel resto della Sicilia la vigilanza venatoria istituzionale non è sufficiente, anzitutto in termini di personale coinvolto visto che le FF.OO. hanno organici sempre ridotti rispetto alle svariate esigenze del vasto territorio provinciale. Per questo siamo estremamente grati ai Carabinieri Forestali ed ai Carabinieri di Mussomeli, che hanno garantito il loro prezioso supporto alle nostre attività anti-bracconaggio” ha concluso Ennio Bonfanti lamentando di dover lavorare da soli e in un contesto di insicurezza e pericolosità.
di Redazione – EmmeReports