Matteo Salvini, accompagnato dal suo avvocato, l’ex ministro Giulia Bongiorno, è arrivato al Palazzo di Giustizia di Catania dove è prevista l’udienza preliminare davanti al giudice delle indagini preliminari Nunzio Sarpietro.
La Procura distrettuale di Catania aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo, ma il Tribunale dei Ministri ha ritenuto dovesse passare al vaglio dell’udienza preliminare e l’Aula del Senato ha concesso l’autorizzazione a procedere.
Il leader della Lega è accusato di sequestro di persona e abuso in atti di ufficio per il caso della nave Gregoretti.
Contro l’ex ministro tre documenti che “smentiscono” quanto affermato ieri dallo stesso Salvini “nessuno si è fatto male, anzi questi immigrati erano a bordo di una nave militare, con medici, colazione, pranzo e cena”.
In realtà il Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo della Guardia Costiera scriveva proprio al ministero dell’Interno che “Per caratteristiche tecnico-nautiche nave Gregoretti non è in grado di fornire un’adeguata sistemazione logistica ad un così elevato numero di persone. I migranti sono, di fatto ospitati sul ponte di coperta esposti agli agenti atmosferici con le problematiche che ben sono immaginabili (a titolo di esempio domani sono previsti 35 gradi)”.
Su questo documento si basa il cuore dell’accusa contro Salvini che ha dichiarato di voler rimanere in silenzio davanti al giudice, per poi parlare al suo popolo che lo ha seguito in questa trasferta catanese.
E’ una Catania blindata a seguito della presenza degli altri leader del centro destra Giorgia Meloni e Antonio Tajani e di una contro-manifestazione organizzata dal centrosinistra e dai centri sociali siciliani.
Diverse le reazioni dal mondo politico per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando “La manifestazione a Catania, in pieno silenzio elettorale per le amministrative siciliane e per i ballottaggi nazionali, è conferma dello spirito eversivo che sempre più anima la destra italiana. Il tentativo di trasformare le aule del Tribunale in un improvvisato Papete è un fatto di estrema gravità“.
Il centrodestra ha invece trovato l’unità nella difesa “politica” dell’alleato leghista.
Inizia così un procedimento che potrebbe portare al processo dell’ex ministro dell’Interno, oppure all’archiviazione della richiesta di rinvio a giudizio.
di Antonio Melita – EmmeReports