L’udienza preliminare del processo a Matteo Salvini per il caso Gregoretti, conclusasi con un rinvio al prossimo 20 novembre, ha diviso Catania in due, da una parte i militanti della Lega provenienti da tutta Italia e dall’altra l’estrema sinistra antifascista in strada con lo slogan Catania non si Lega.
Un cordone di Forze dell’Ordine, a presidio della zona rossa, ha separato centinaia di attivisti e militanti della sinistra dai sostenitori di Salvini arrivati a Catania per rispondere all’appello Processate anche me.
In strada a protestare contro il leader della Lega varie realtà di sinistra riunite nella rete Mai con Salvini, quindi Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, COBAS, Movimento No Muos, Forum Antirazzista e centri sociali.
“Noi siamo qui contro Salvini, contro la Lega e tutto quello che rappresenta. Siamo oggi in piazza perché si dice che si devono cancellare questi decreti Salvini e non li stanno cancellando” ha dichiarato Claudia Urzì di USB Catania.
“Il 3 ottobre non è una data come tutte le altre, perché vogliamo ricordare i 360 morti al largo di Lampedusa. Siamo in piazza perché in occasione del processo a Matteo Salvini, hanno autorizzato tre giornate di convention alla vecchia dogana, dove c’è praticamente tutto il quartier generale del centrodestra, quindi era doveroso essere in piazza e lui. Ogni volta che lui verrà a Catania, avrà questo accoglienza!” ha aggiunto Claudia Urzì.
“Siamo qua per dire no al razzismo e a ogni sorta di discriminazione, vogliamo più politiche sociali per i lavoratori e le lavoratrici, per il mondo della scuola e un’apertura maggiore nei confronti della gestione dell’immigrazione” ha affermato Luca Bruno di Potere al Popolo Catania.
“Arriviamo da Palermo in solidarietà al movimento antirazzista e antifascista di Catania, perché Catania non si lega, la Sicilia non si lega. Siamo con le 134 persone che Matteo Salvini ha sequestrato, siamo con le centinaia di persone che lui ha sequestrato negli anni della sua politica xenofoba, che continua a sequestrare i dispositivi legislativi che purtroppo sono ancora in vigore, che continua a sequestrare con le politiche e le dichiarazioni d’odio che ogni giorno fa, alimentando un clima di intolleranza nel Paese” ha dichiarato Giorgia Listi del Forum Antirazzista Palermo.
“Salvini è colpevole per il sequestro di 134 persone e un criminale davanti alla storia. Siamo qua a denunciarlo, siamo qua a contestarlo e siamo qua soprattutto per dire che Catania non è leghista, la Sicilia non è leghista e l’Italia non è leghista, perché questo Paese molto meglio di lui”.
Presente alla manifestazione di Catania Paolo Ferrero, ex ministro della Solidarietà Sociale e già leader di Rifondazione Comunista: “Matteo Salvini non è solo un problema catanese, ma nazionale. Lui si è comportato come il Ministro degli Interni di un governo fascista. E invece noi siamo al governo dell’Italia repubblicana nata dalla lotta partigiana e fondata sulla Costituzione. Salvini deve essere sconfitto nell’opinione pubblica e nella testa della gente, quindi siamo qua a manifestare contro il suo razzismo, contro le sue politiche di emarginazione”.
Il corteo partito da piazza Roma è poi arrivato in prossimità della zona rossa del tribunale dove si svolgeva l’udienza preliminare.
Momenti di tensione si sono avuti quando i manifestanti hanno cercato di sfondare le transenne, al di là delle quali, si trovavano poliziotti e carabinieri in tenuta anti-sommossa, pronti ad accoglierli e bloccarli.
Fortunatamente i contestatori hanno desistito evitando lo scontro e limitandosi a bruciare le bandiere della Lega e del PD e intonare inni contro gli agenti.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports
W salvini sempre fanculo questo governo giallo rosso di 💩💩💩💩buoni a nulla e di traditori degli italiani
Un migrante a testa per questi buffoni e ce li togliamo dai coglioni!! Sempre contro gli amici di Stalin