“Aver concesso il foglio di via a centinaia e centinaia di migranti permettendo loro di disperdersi nel nostro piccolo paese senza guida e tutela è qualcosa di assurdo e folle” a dirlo è il vicesindaco di Porto Empedocle, Salvatore Urso contestando la decisione del Governo che finisce, inoltre, per mettere a rischio “la sicurezza e l’ordine pubblico di tutti gli esseri umani coinvolti in questo drammatico scenario”.
Finito il periodo di quarantena, su ordine del Questore, i 500 migranti sono sbarcati a Porto Empedocle e si sono diretti a piedi verso Agrigento dove, fra la stazione ferroviaria e il terminal degli autobus interurbani, prenderanno i primi mezzi disponibili per raggiungere il nord.
Dovranno lasciare il territorio italiano entro 5 giorni e la maggior parte di loro vuole raggiungere la Francia per ritrovare i familiari che si sono stabiliti da tempo.
Porto Empedocle vive momenti drammatici e dopo la protesta di stamani del sindaco Ida Carmina contro la riapertura della tensostruttura presente al porto e dichiarata “non idonea”; ad alzare la voce è il vicesindaco Salvatore Urso che chiede “risposte concrete dal Governo centrale, soluzioni permanenti e non palliative, interventi strutturali e forti, non spot”.
“Serve rivedere il trattato di Dublino, serve una politica differente sul canale di Sicilia, serve perseguire penalmente un business comodo a troppi, serve ragionare sulla ridistribuzione nei territori, serve ponderare le scelte conoscendo luoghi, strutture e comunità, serve equità, serve rispetto“ continua il vicesindaco che ricorda le fughe dai centri, il blocco dei traghetti, le aggressioni agli agenti e il tragico incidente mortale sulla statale.
“La misura è colma e una presa di posizione forte aldilà di ogni colore politico appare necessaria. Cos’altro ancora devono subire i nostri territori? La gestione governativa sul tema specifico è assolutamente fallimentare” conclude il vicesindaco di Porto Empedocle, Salvatore Urso.
di Antonio Melita – EmmeReports