“Rescissione del contratto di servizio con la Siremar e risarcimento danni per la comunità di Lampedusa e Linosa”. Sono le richieste del sindaco Totò Martello in merito ai continui problemi nel collegamento navale gestito dalla compagnia di navigazione in base ad un contratto di servizio firmato con la Regione Siciliana.
“Avarie al motore, guasti meccanici, ritardi, partenze annullate, disservizi a bordo sono questi, troppo spesso, i tratti distintivi dei traghetti utilizzati dalla Siremar per i collegamenti con Lampedusa e Linosa. Chiedo all’assessorato regionale ai Trasporti di rescindere il contratto di servizio con la Siremar, che evidentemente non è in grado di rispettarlo” continua il sindaco di Lampedusa e Linosa.
Totò Martello, annuncia anche di voler richiedere il risarcimento dei danni provocati dalla Siremar “all’economia delle nostre isole dal momento che ai disservizi ai residenti si sono aggiunti, specie durante la stagione estiva, quelli causati ai turisti che hanno determinato cancellazioni di prenotazioni e mancata attività lavorativa”.
Interviene sulla questione anche il Presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava che afferma: “E’ giunto il momento che il Governo regionale svolga il proprio compito di controllo fino in fondo e senza sconti. Anche ipotizzando la rescissione del contratto con la SNS”.
Le dichiarazioni di Fava vengono rilasciate nel giorno in cui anche la nave “Lampedusa”, che aveva sostituito nella tratta Porto Empedocle – Pelagie la nave “Sansovino”, ferma in porto per il distacco del portellone principale di imbarco, è costretta in porto per gravi avarie al sistema di propulsione.
“Il collegamento marittimo con le isole pelagie è un disastro” afferma Claudio Fava che, stamani, ha anche depositato una interrogazione urgente.
di Redazione – EmmeReports
Purtroppo, Siremar continua a non rispettare il suo contatto. Anche ieri sera 15/08/2022, il traghetto della tratta Porto Empedocle – Lampedusa non è partito per una non meglio specificata avaria al motore, rovinando la vacanza a tante persone.
Una vergogna!