Leggenda narra che Sant’Agostino, passeggiando lungo la riva di una spiaggia meditando sui misteri della fede cristiana, incontrò un bambino che giocava con una conchiglia. Il bambino riempiva continuamente la conchiglia con l’acqua di mare e la versava sulla spiaggia asciutta.
Agostino incuriosito chiese al bambino che cosa stesse facendo e lui gli rispose che stava svuotando il mare, ma a quel punto il famoso teologo rispose al bimbo che il mare è grande, come poteva pensare di svuotarlo con una conchiglia?
Probabilmente il fenomeno dei flussi migratori ha a che vedere con questa leggenda. Non basta usare tutte le navi che abbiamo per portare queste persone da un posto ad un altro, suddividerle per tutto il territorio nazionale, senza poi dargli un futuro vero e proprio, il problema immigrazione esisterà sempre, magari rallenterà durante il periodo invernale e si ripresenterà puntualmente con l’inizio dell’estate.
E se n’è reso conto anche il sindaco di frontiera Totò Martello, nonostante l’annuncio del Viminale, arrivato nella serata di ieri, che affermava che molti dei migranti sarebbero stati trasferiti nelle prossime ore in Sicilia.
Questa mattina nei locali del Comune si è svolta, infatti, una riunione tra il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello, i rappresentanti delle organizzazioni di categoria ed un gruppo di cittadini che in questi giorni aveva manifestato, per decidere eventuali tempi e modalità dello sciopero da proclamare sull’isola, alla luce della situazione determinata dai continui sbarchi di migranti sull’isola siciliana.
Nel corso della mattinata il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha telefonato al sindaco Totò Martello, chiedendogli di partecipare ad un incontro che si terrà mercoledì a Roma al quale sarà presente anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. “Alla luce della convocazione da parte del Premier” ha detto Martello “la riunione che era in corso questa mattina al Comune, è stata sospesa: ci rivedremo dopo l’incontro con il presidente Conte ed in base a ciò che emergerà in quell’occasione, a Lampedusa decideremo cosa fare in merito allo sciopero”.
Dunque, dopo l’ennesimo appello del sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello, sollecitato anche dalle dure proteste dei suoi concittadini stanchi dei continui sbarchi di africani sull’isola siciliana, il Governo Nazionale sembra essersi svegliato dal torpore probabilmente dovuto all’afa agostana e ha convocato il sindaco e il presidente Nello Musumeci per un colloquio a Roma, per parlare di immigrazione.
“L’emergenza migranti in Sicilia sarà al centro di un incontro fissato per mercoledì a Roma, a Palazzo Chigi, con il premier Conte. L’incontro sarà tecnico-operativo” ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“È stato quindi raccolto l’ennesimo invito che ho rivolto ieri al premier per un confronto” prosegue il governatore della Sicilia.
“Al governo centrale porteremo le ragioni che hanno animato e continuano ad animare il nostro impegno, per dare finalmente una priorità a questa infinita emergenza sanitaria e umanitaria che si consuma in Sicilia, dopo un decennio di silenzi e omissioni di Roma e Bruxelles” ha proseguito Musumeci.
Intanto il leader della Lega Matteo Salvini si schiera tra gli altri col Nuovo Sindacato Carabinieri che evidenzia le difficoltà dei militari in servizio a Pozzallo. “Solidarietà alle Forze dell’Ordine, eroiche nel difendere i cittadini e costrette dal governo a stare a contatto con gli immigrati col Covid senza adeguate garanzie. La denunce, anche del sindacato dei Carabinieri, sono inascoltate. d’altronde Conte-Lamorgese-Pd-5Stelle hanno altre priorità. Hanno preferito invitare le ONG al Viminale e pensano di togliere le multe a chi, come Carola Rackete, ha speronato le navi dei nostri militari. È un governo di pericolosi incapaci”.
di Francesco Militello Mirto – EmmeReports