Il vento delle proteste di Minsk, in Bielorussia, è giunto sino in Sicilia. Oggi, a Palermo, davanti al Teatro Massimo, un gruppo di cittadine bielorusse insieme ad alcuni palermitani, hanno organizzato un sit-in di sostegno alle proteste contro il regime del presidente Alexander Lukashenko.
Le proteste sono iniziate a Minsk dopo le ultime elezioni presidenziali, stravinte da Lukashenko secondo i dati ufficiali e contestate dalle opposizioni, che hanno denunciato brogli, accusato il governo di avere manipolato l’esito del voto e organizzato manifestazioni alle quali il regime ha risposto con violenze e repressione.
“Sono bielorussa. Ma oggi sentendo le notizie che arrivano dalla Bielorussia nessuno può rimanere indifferente al dolore e al grido di giustizia del popolo bielorusso. Siamo qui a manifestare insieme a cittadini italiani che condividono questi istanze di libertà” ha detto Olga Prokhorova.
“Solo non facendo morire la voce che arriva dalla Bielorussia possiamo dare un sostegno e la speranza a centinaia di migliaia di persone inermi. Solo in queste due settimane ci sono stati 7.000 arresti, 4 uccisi, 80 dispersi e centinaia di feriti, picchiati e torturati. Noi siamo qui per dire “NO” alla violenza e contestare gli esiti delle ultime elezioni falsificate. Mentre noi manifestiamo qui, in Bielorussia continuano gli arresti, le minacce, i licenziamenti. Sono grata a tutti gli italiani intervenuti per il sostegno alla speranza di giustizia e libertà del mio popolo”.
Presente in piazza Verdi l’On. Leonardo Aldo Penna, scrittore e deputato del Movimento 5 Stelle, che insieme alle cittadine bielorusse ha organizzato la manifestazione di protesta. “In Bielorussia, che è stato per l’ennesima volta calpestato dal suo presidente, reo di avere truccato i risultati elettorali facendosi eleggere per la sesta volta e inaugurando il suo ventiseiesimo anno al potere, invece di aspettarsi la quiescenza e l’accettazione, questa volta non è stato così”.
“Complici i social media, la saturazione e l’impossibilità di digerire anni di governo di Lukashenko, ma anche a causa della crisi che ha morso la loro speranza e il loro futuro, i cittadini sono scesi in strada, si mobilitano tramite i social, riempiono le piazze da più giorni, facendo impazzire gli apparati di sicurezza bielorussi” ha continuato l’On Penna.
“Noi non potevamo restare indifferenti a questo fermento che c’è ad alcune migliaia di chilometri più a nord e siamo qui per dire che siamo solidali con il popolo bielorusso, per fare il possibile per proteggerli contro i tentativi del loro presidente di comprimere ancora di più la loro libertà, di impedire la loro manifestazione del dissenso e della libertà. Noi saremo qui a presidio della loro ostinazione a difendere la loro libertà”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports