Leonardo, la principale azienda industriale italiana e tra le più importanti aziende dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza al mondo, offre un’ampia gamma di soluzioni in termini di prodotti, servizi e tecnologie nella lotta agli incendi boschivi e per la protezione dell’ambiente sia in termini di capacità di prevenzione che nell’affrontare e gestire le situazioni di emergenza. Leonardo è in grado quindi di supportare in tutto il mondo le istituzioni impegnate a garantire la tutela del patrimonio ambientale e proteggere comunità e risorse che possono essere colpite da disastri naturali. Tali soluzioni comprendono aerei ed elicotteri progettati e appositamente configurati per la lotta antincendio, sistemi di comunicazione per la gestione delle emergenze, sensori e tecnologie spaziali e satellitari per il monitoraggio dell’ambiente.
Il C-27J “FireFighting”, un’eccellenza per l’antincendio
Performante, maneggevole ed affidabile, concepito in origine come velivolo militare adatto alle condizioni ambientali più estreme e agli scenari tattici più sfidanti, capace così di atterrare e decollare anche da piste non preparate e di essere riconfigurato attraverso kit di missione “pallettizzati”, il C-27J Spartan è oggi un vero velivolo multi-missione: si è poi rivelato ulteriormente una eccellente piattaforma sulla quale sviluppare un velivolo antincendio di nuova concezione.
Una prima versione “FireFighting” su base C-27J denominata “Guardian” e sviluppata in cooperazione con Caylym, prevede lo sgancio sull’area colpita dalle fiamme di contenitori biodegradabili di sostanza ritardante. Ad oggi è questa soluzione è stata adottata dalle Forze Aeree del Peru e della Romania, ed ha attratto l’interesse di numerosi altri operatori dello Spartan in relazione alle caratteristiche di massima flessibilità e di costo-efficacia. La Romanian Air Force è potuta così intervenire con successo con i suoi C-27J nella campagna contro gli incendi che hanno colpito la Grecia nel 2018, mentre la FAP peruviana ha recentemente acquisito la piena capacità operativa nell’utilizzo del sistema Caylym “Guardian” ed è pronta ad intervenire in caso di emergenza nella propria area.
La versione del C-27J antincendio, equipaggiato con la nuova configurazione del sistema roll-on/roll-off Fire Attack System (FAS) realizzato dall’azienda leader mondiale del settore, DART/Simplex Aerospace, rappresenta una soluzione tecnologica estremamente efficace e versatile per la missione: in questo caso è previsto un “pallet-missione” che può caricare a bordo un serbatoio rigido con incrementata capacità rispetto alla soluzione precedente.
Nell’ambito poi del Consorzio Europeo SCODEV, Leonardo sta studiando e sperimentando una ulteriore innovativa soluzione che prevede la possibilità di riempire il serbatoio anti-incendio volando su un breve tratto di mare o di lago oppure sul corso di un fiume, senza ricorrere al rientro alla base per il rifornimento d’acqua: tale soluzione prevede un sistema aspirante per caricare l’acqua in modo sicuro mentre il velivolo è in volo ad una quota di circa 30 metri.
L’elemento di rilievo, distintivo rispetto a soluzioni velivolistiche antincendio tradizionali e quindi “mono-missione”, è che tutte le soluzioni sviluppate sulla base della piattaforma C-27J Spartan permettono al velivolo FireFighting di Leonardo di operare con grande efficacia nel contrasto degli incendi, mantenendo la possibilità per lo stesso di essere rapidamente riconfigurato per tornare ad una vasta gamma di capacità operative militari e di protezione civile.
Anche in questo caso quindi il C-27J si conferma velivolo in cui avanzate tecnologie si sposano con caratteristiche multi-capacità senza rivali per il supporto di popolazioni colpite da disastri e calamità naturali.
Numericamente elevata è anche la possibilità di equipaggiare come “FireFighting” velivoli C-27J già in servizio in tutti gli angoli del globo, essendo oggi in totale 87 gli “Spartan”, operati da 15 Forze Aeree clienti nel mondo.
Il ruolo del volo verticale nella lotta agli incendi
Su una flotta mondiale di quasi 600 elicotteri antincendio e di tutela dell’ambiente e un’età media di quasi 30 anni, sono quasi 120 quelle di Leonardo, la maggior parte delle quali di nuova generazione e con una concentrazione a livello geografico di oltre il 60% in Europa, più del 20% in Asia e oltre il 10% in America Latina. Le caratteristiche di modernità, capacità di missione, prestazioni e ridotti costi operativi pone Leonardo in una posizione di forte competitività per incoraggiare la modernizzazione della flotta mondiale.
Attualmente la gamma prodotti dedicata di Leonardo, con modelli in classi di peso tra le 3 e le 9 tonnellate, comprende principalmente il monomotore AW119, il bimotore leggero AW109 Trekker e la famiglia di elicotteri di nuova generazione AW169, AW139 e AW189. A questi si aggiunge l’elicottero a pilotaggio remoto della classe dei 200 kg AWHERO che può essere impiegato in particolare per il monitoraggio ambientale e la valutazione dei danni.
Gli elicotteri Leonardo offrono caratteristiche chiave, essenziali per affrontare gli scenari più impegnativi con alta flessibilità e versatilità multiruolo.
Tra le principali e più rilevanti vi è grande capacità di carico, utile per trasportare più acqua e equipaggiamenti oltre alla possibilità di trasportare squadre di specialisti ed effettuare pattugliamento e valutazione dei danni con sensori avanzati e grande autonomia.
L’ampia cabina permette di trasportare da un minimo di 6 a un massimo di 19 passeggeri o un mix di personale medico e barelle.
A questo spazio disponibile a bordo si aggiunge quello del vano posteriore per il trasporto di equipaggiamenti di missione.
La capacità di carico massimo per i modelli di elicottero considerati è compresa tra i 1250 kg e i 2800 kg. L’elevata versatilità permette la rapida riconfigurazione delle macchine in base al tipo di missione da compiere, comprendenti anche evacuazione medica e ricerca e soccorso.
Tutti i modelli presentano avionica di volo e di missione all’avanguardia e con capacità di volo ognitempo e avanzati sistemi anticollisione e di prossimità del suolo o degli ostacoli, senza considerare i sistemi di visione sintetica, infrarossa e visione avanzata che permettono di operare al buio e in presenza di fumo.
Tutti gli elicotteri sono realizzati ed operano in conformità ai più recenti standard di sicurezza, come la resistenza strutturale e dei sedili a bordo in caso di impatto, e hanno dimensioni esterne compatte e un ridotto diametro del rotore principale rispetto a modelli più obsoleti per operare anche in spazi ristretti. Tutti i modelli possono impiegare la tradizionale benna attaccata al gancio baricentrico per il trasporto di acqua sull’obiettivo oppure, nel caso dei modelli AW139 e AW189, un avanzato e più compatto sistema SIMPLEX in posizione ventrale.
A ulteriore supporto della missione, l’elettronica e i sensori di bordo permettono di analizzare il livello di estensione degli incendi e il modo in cui cambiano in base alle condizioni del terreno e del vento, condividendo in modalità wireless con le squadre a terra tutte le informazioni per un più rapido, consapevole e efficace coordinamento degli interventi. Esistono inoltre sistemi di rilevamento dei telefoni cellulari che consentono di intervenire per il recupero di dispersi in aree colpite dalle fiamme dove il livello di ricezione e comunicazione è scarso. Tra i paesi in cui operano elicotteri antincendio di Leonardo si ricordano, tra gli altri, Italia, Stati Uniti, Malesia, Giappone, Corea del Sud, Spagna, Cile. Gli operatori spaziano da clienti civili specializzati nella missione a clienti governativi come agenzie antincendio o di pubblica sicurezza e forze armate.
Le reti radio dei Vigili del Fuoco costruite da Leonardo
Leonardo, fin dagli inizi degli anni ’90, garantisce le reti radio per le comunicazioni mission critical dei Vigili del Fuoco (VVF) distribuite in numerose aree del territorio nazionale.
Nel dettaglio, Leonardo ha costruito l’infrastruttura delle reti radio di comunicazione attualmente a standard DMR (Digital Mobile Radio), ma la gestione e la manutenzione sono di responsabilità dei VVF.
L’infrastruttura nazionale di radiocomunicazione è composta da 600 Stazioni Radio Base, suddivise in più di 100 Reti Provinciali con bande VHF e UHF.
Il parco terminali complessivo consta di circa 18.000 unità ma le reti sono gestite dal Servizio Telecomunicazioni del C.N.VV.F che si occupa della installazione, manutenzione e riparazione degli apparati.
Un’osservazione a parte merita il CRUN (Canale Radio Unico Nazionale) che è l’infrastruttura realizzata in nord Italia e consente di comunicare attraverso un unico canale radio.
È supportata da una dorsale nazionale a microonde e assicura la copertura delle principali arterie stradali ed autostradali per il monitoraggio, radiolocalizzazione e coordinamento delle Colonne Mobili
Prevenzione, monitoraggio e analisi degli incendi direttamente dallo spazio
Da oltre 30 anni Leonardo, insieme alle joint venture Telespazio e Thales Alenia Space, è attiva nel settore dell’osservazione della Terra e costruisce satelliti e sensori, realizza centri di controllo, sviluppa servizi e applicazioni.
Presente sulle missioni spaziali nazionali e internazionali più importanti, Leonardo . contribuisce principalmente alla prevenzione, monitoraggio fino alle analisi ex post degli incendi attraverso il programma europeo Copernicus –, PRISMA e COSMO-SkyMed.
Il programma Copernicus, coordinato dalla Commissione Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e con il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), è finalizzato a monitorare l’ambiente e a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, contribuendo alla gestione di emergenze umanitarie, disastri naturali e sicurezza della popolazione. Nell’ambito del programma, Leonardo è leader nel dominio Emergency attraverso e-GEOS (Telespazio / ASI), leader nelle Osservazioni della Terra. A partire dal 2012 infatti, e-GEOS guida il Consorzio che eroga il servizio EMS Rapid Mapping, focalizzato sulla riposta rapida agli eventi, e dal 2020 anche il nuovo servizio Risk and Recovery Mapping.
Il Copernicus EMS, attivo 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, è un servizio che ha l’obiettivo di elaborare e rendere disponibili alla Commissione Europea, in poche ore dall’attivazione del servizio da parte dell’utente autorizzato, mappe satellitari di aree colpite da un disastro naturale o da crisi umanitarie. Nel 2019 sono state registrate un totale di 33 richieste di attivazioni del servizio collegate a emergenze causate da incendi. Si ricordano in particolare i gravi incendi che hanno interessato le zone dell’Artico, come la Siberia, la Groenlandia e l’Alaska. Anche durante la più recente crisi in Australia, la “bushfire crisis”, e-GEOS ha prodotto e elaborato una mappa all’interno del servizio Copernicus a supporto degli enti locali per la gestione dei vasti e diffusi roghi.
Tra le varie sentinelle di Copernicus dedicate all’osservazione della terra, si segnala Sentinel-3 che ha a bordo gli innovativi radiometri SLSTR, realizzati negli stabilimenti Leonardo a Campi Bisenzio (FI). SLSTR è in grado di misurare la temperatura superficiale degli oceani e della terra con una precisione del decimo di grado da una quota operativa di circa 800 chilometri.
Il satellite PRISMA (PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa) dell’ASI guarda la Terra su scala globale con una innovativa strumentazione elettro-ottica. Monta infatti a bordo lo strumento iperspettrale operativo più potente al mondo, realizzato anch’esso da Leonardo a Campi Bisenzio (FI). Un gioiello tecnologico che può riprendere l’Italia dalle Alpi alla Sicilia in meno di 4 minuti facendo dallo spazio un’analisi chimico-fisica dell’area osservata. Gli utilizzi di questo strumento sono ad ampio spettro, e includono la possibilità di individuare delle aree boschive più aride e quindi a rischio incendio. Il monitoraggio dell’acqua da parte di Prisma, applicato alle foreste, può fornire un segnale precursore del rischio incendio.
In alcune occasioni, per la valutazione dei danni, anche la tecnologia “radar” può fornire supporto alla gestione degli incendi. In questo campo, COSMO-SkyMed, programma di osservazione satellitare della Terra dell’Agenzia Spaziale Italiana e del Ministero della Difesa, rappresenta una eccellenza nel settore. I suoi satelliti sono
“occhi” radar in grado di scrutare la Terra dallo spazio metro per metro, di giorno e di notte, in ogni condizione meteo.
Di Redazione – EmmeReports
Fonte Leonardo