“Un tatuaggio, peraltro cancellato, non trasforma una poliziotta meritevole di encomio in un elemento da allontanare. La vicenda di Arianna Virgolino, raccontata oggi dai media, è incredibile: auspico che la decisione del Consiglio di Stato possa essere rivista. Servono saggezza ed equilibrio: le persone capaci, in buonafede e perbene non vanno cacciate ma valorizzate, soprattutto se amano la divisa come dimostra Arianna”.
Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, intervenendo sulla vicenda della poliziotta sospesa nel novembre 2019 – poco dopo aver ricevuto un encomio per aver sedato una rissa – a causa di un piccolo tatuaggio cancellato due anni prima ma che per il Consiglio di Stato è sufficiente per toglierle il distintivo.
Arianna Virgolino, a 18 anni, aveva ricevuto quale regalo di compleanno il tatuaggio sul polso di un piccolo cuore contornato da una coroncina che, dopo 9 sedute laser, era riuscito a cancellare per entrare in Polizia.
L’eccesso di sincerità l’aveva portata a dichiarare quel tatuaggio fatto qualche anno prima subendo, ora, la sospensione dal servizio a causa della sentenza del Consiglio di Stato che rovescia l’appello che le fu favorevole al TAR.
Adesso Arianna impugnerà la sentenza per rientrare in Polizia; la sua è anche la battaglia di tutti quegli aspiranti poliziotti che a causa di tatuaggi, anche in corso di rimozione, vengono esclusi durante le preselezioni.
di Redazione – EmmeReports