I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo hanno sequestrato tre immobili, nel comune di Santa Marina Salina, del valore complessivo stimato in circa 850 mila euro, a Faustino Giacchetto, ai due suoi figli e a Gioacchino Imburgia.
Le quattro persone sono accusate dei reati di riciclaggio e auto-riciclaggio.
L’indagine delle Fiamme Gialle del Nucleo di polizia economico-finanziaria sono partite dagli esiti degli accertamenti svolti qualche anno fa nei confronti di un comitato d’affari ideato, promosso e diretto da Faustino Giacchetto e composto da numerosi professionisti ed imprenditori che, attraverso la sistematica corruzione di esponenti politici e dirigenti pubblici ed attraverso la copertura dell’ente di formazione professionale siciliano (C.I.A.P.I.), aveva illecitamente percepito contributi pubblici per diversi milioni di euro e condizionato il regolare svolgimento delle gare di appalto per la gestione di “grandi eventi” in Sicilia.
In relazione a tali condotte Giacchetto era stato destinatario nel giugno 2013 di misure cautelari personali e reali e, successivamente, anche di severe misure di prevenzione personali e patrimoniali che avevano portato alla confisca di un ingente patrimonio.
Faustino Giacchetto, nel marzo del 2013, pochi mesi prima di essere arrestato, aveva emesso tre assegni circolari per un totale di euro 550 mila a favore della società immobiliare GESTIONE RESIDENZE SICILIANE S.r.l., con sede in Bagheria (PA), rappresentata dall’imprenditore Gioacchino Imburgia, senza alcun atto scritto, configurando così il reato di trasferimento fraudolento di valori.
A dicembre del 2018, la società immobiliare GESTIONE RESIDENZE SICILIANE S.r.l. aveva ceduto ai figli di Giacchetto tre immobili del comune di Santa Marina Salina per un prezzo complessivo di euro 550 mila, corrisposto utilizzando proprio i tre assegni consegnati a Imburgia nel marzo del 2013.
Con questa operazione Faustino Giacchetto era riuscito a sottrarre la somma all’esecuzione dei sequestri (penale e di prevenzione) disposti nei suoi confronti e dei suoi figli.
I tre immobili, del valore complessivo stimato in circa 850 mila euro, sono stati messi “a reddito” dai Giacchetto, utilizzandoli per locazioni brevi a fini turistici.
Per questi fatti Faustino Giacchetto è stato denunciato per auto-riciclaggio, mentre a carico dei figli e di Gioacchino Imburgia è stato ipotizzato il reato di riciclaggio.
di Redazione – EmmeReports