Brigida Alaimo, avvocato ed assessore al Comune di Bagheria. Dal 17 giugno 2020, oltre alle deleghe a Contenzioso e Servizi legali, Suap, Turismo e Partecipate, l’esponente di Fratelli d’Italia si occuperà anche dell’impegnativa delega all’Urbanistica.
Tra le tante deleghe, Lei ha anche quella contro la lotta al randagismo. Qual è la situazione a Bagheria?
La comunità di Bagheria ha una sensibilità elevata e ci sono, fortunatamente, persone e associazioni molto attente al tema. Il loro è un impegno costante sul territorio e debbo dire che mi stanno supportando molto in un percorso complesso data l’importanza e la complessità del fenomeno.
Abbiamo stipulato una convenzione con l’ASVA che si occupa del recupero e della custodia dei randagi, ma occorre fare ancora di più e per questo ci stiamo attivando per l’apertura di una stanza che funga da sala operatoria per la sterilizzazione.
Una volta avviata la sterilizzazione il fenomeno dovrebbe quindi diminuire?
La sterilizzazione è una operazione molto complessa non tanto per l’intervento che è comunque delicato, ma soprattutto per la fase post-operatoria. Per le cure del randagio occorrono apposite strutture dove l’animale possa essere seguito assicurandone la salute in ogni momento e, per questi motivi, siamo alla ricerca di locali idonei e pare, anche se è presto per cantare vittoria, che il processo sia in una fase avviata.
Non bisogna dimenticare poi che il randagismo è un fenomeno che, purtroppo, viene aggravato, soprattutto in estate, dai numerosi abbandoni di chi vede il cane come un hobby; oltre alla sterilizzazione contiamo di arginare il fenomeno quindi con l’attivazione di campagne di sensibilizzazione.
Assessore con delega al turismo, che prospettive ci sono per Bagheria?
Bagheria, prima del lockdown, aveva avviato un percorso di definizione del brand “Bagheria città delle ville e del gusto”, per valorizzare il nostro territorio dal punto di vista monumentale e paesaggistico. Non dimentichiamo che Bagheria ha sofferto la vicinanza con Palermo ed è stata penalizzata da certe scelte politiche fatte nel passato e non solo recente.
Ritengo che chi amministra una città debba avere le idee chiare e noi cercheremo, partendo proprio dai patrimoni monumentali e paesaggistici presenti, di esprimere all’esterno una Bagheria dalla personalità bel definita.
In che modo?
Il turista vedrà le bellezze di Bagheria accompagnato dal gusto: perché i turisti vanno anche presi per la gola, ad esempio con il caratteristico sfincione.
L’idea è quella di creare eventi ripetitivi, come lo Sfincione Fest, in modo tale che il turista possa sapere che in un dato periodo dell’anno, troverà quella determinata manifestazione. E su questo contiamo molto sulla collaborazione del privato.
Chiederete il supporto di imprenditori locali, nonostante la crisi post-covid?
E’ un percorso iniziato, ed il Coronavirus non ha di certo aiutato, però non sono per niente pessimista e credo che si possa ripartire dal turismo di prossimità, su questo ci sono i primi segnali di ripresa.
Imprenditori e associazioni credono molto nella città di Bagheria e avviando percorsi di collaborazione sono convinta di continuare nella strada già intrapresa della sviluppo del turismo.
Un esempio?
Lo scorso ottobre la Borsa del Turismo Extralbeghiero ha visto la presenza di 25 buyer stranieri che, nella prestigiosa Villa Cattolica, hanno incontrato 150 gestori delle strutture extralberghiere siciliane.
Questo è servito per far conoscere Bagheria fuori dalla Sicilia ed il ritorno di immagine è stato veramente significativo.
Che impatto sta avendo il Bonus Vacanze qui a Bagheria?
E’ stata una scelta importante, che condivido, perché credo basti poco per incoraggiare il turista a muoversi, ma è ancora presto per poter verificare i reali impatti e benefici di questa misura del Governo sul nostro territorio.
Che misure avete previsto per la viabilità nel centro di Bagheria?
Voglio per prima cosa dire che abbiamo creato un rapporto di assoluto dialogo con i nostri commercianti. Ovviamente non è semplice arrivare ad una quadra per i tanti interessi in campo, ma essendo dei democratici cerchiamo di discutere facendo capire quali siano i vantaggi, ad esempio, di una chiusura del centro storico.
Per me la chiusura di Bagheria alle auto significa rivalutazione del territorio. L’idea è quella di creare una isola pedonale, come è stato fatto nella frazione marinara di Aspra, con non poche difficoltà, visto le perplessità iniziali dei commercianti. Alla fine però siamo riusciti a creare una isola che, dal venerdì alla domenica, ha ridato ordine e serenità in quel territorio.
Aspra ricorre molto nelle sue argomentazioni.
Come amministrazione puntiamo molto su Aspra perché è il nostro contatto con il mare. Stiamo cercando di dare una visione completamente diversa, rispetto ai governi precedenti, improntandola sull’ordine. L’idea è quella di creare un mercato caratterizzato da casette in legno che possa essere utilizzato dagli ambulanti e dai venditori al dettaglio di tipo C, il tutto nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale.
Su Bagheria stiamo studiano alcune soluzioni che possano rispettare gli interessi dei commercianti, ma anche la viabilità anche perché la struttura del centro storico è molto complessa. Bisogna ad esempio trovare le vie di fuga e dare un ordine alla viabilità per poter rendere il tutto più sicuro e più piacevole.
Se dico Decathlon, che mi risponde?
Sicuramente che non ho nessun tipo di preclusione per i grandi centri commerciali; anche perché, se ben localizzati, possono essere una forma di sviluppo per il territorio.
Ovviamente prediligo lo sviluppo delle attività commerciali locali ma, non avendo alcuna preclusione come già detto, le risponderei che eventuali proposte verrebbero valutate con serenità e, soprattutto, nell’interesse di Bagheria.
Stagione balneare iniziata e condizionata dal Coronavirus, che può dirmi a proposito?
Abbiamo approvato in Giunta ed ancora deve andare in Consiglio, il piano di riutilizzo marittimo. Posso dire che finalmente ci siamo anche se, per questa stagione estiva, siamo fuori tempo e non abbiamo potuto mettere a bando i nostri spazi e le nostre spiagge.
Speriamo che il Consiglio possa presto attenzionare il Piano di riutilizzo marittimo per una questione legata soprattutto all’ordine, alla pulizia delle spiagge che se gestita dal privato produce un impatto completamente diverso.
Si è perso del tempo prezioso a causa del lockdown?
Anche, ma sopratutto per i tempi della burocrazia che negli Enti Locali è qualcosa di veramente pesante al limite della vergogna. Possiamo anche coinvolgere il privato più armato di entusiasmo, ma se per una autorizzazione dobbiamo anche fare la ricerca del dna, si arriva ad un vero e proprio blocco della macchina amministrativa.
Su questo tema, mi auguro che il Governo regionale possa presto procedere ad una sburocratizzazione: è essenziale.
Da qualche settimana le è stata assegnata anche la delega all’urbanistica. Quanto può essere importante?
Tramite l’urbanistica si trasmette la visione di una città: siamo in una situazione particolare perché a breve approveremo la pressa d’atto del PRG, ovviamente da un punto di visto amministrativo è la fine di un iter, ma dal punto di vista politico è l’inizio.
Inizierà adesso la discussione politica perché ci sono alcune scelte che questa amministrazione non ha condiviso in primis, e la cosa mi ha particolarmente colpito, lo stralcio di una zona turistica.
Nessuna zona turistica a Bagheria?
Esatto e il non avere una zona turistica da PRG per me è estremamente limitativo, anche perché possiamo averla e non c’era nessun elemento ostativo che potesse portare a non approvarla.
Il mio impegno, quando concluderemo l’ultimo passaggio amministrativo in merito al PRG del 2017, sarà quindi quello di lavorare per le nuove direttive: il piano particolareggiato del centro storico, la zona turistica e la rivalutazione della Bagheria di oggi.
Si deve smettere di parlare di edilizia a Bagheria, anche perché è stato già fatto dagli altri per troppo tempo: bisogna parlare da adesso di rivalutazione di quello che a Bagheria già c’è.
Il lavoro è tanto e mi auguro che in Consiglio a breve si approvi questa presa d’atto in maniera tale si possa immediatamente lavorare su quella che è la visione della città che abbiamo e che è molto chiara.
Qual è la sua visione di zona turistica?
Ovviamente Aspra che, avendo un contatto diretto con il mare, è più semplice da valorizzare, realizzando quei servizi che possano meglio far fruire le spiagge. E si potrà finalmente iniziare a parlare della realizzazione di un porto turistico.
di Antonio Melita e Francesco Militello Mirto – EmmeReports