Grazie al decreto assessorile n. 1295/2020, il Distretto Produttivo Nautico del Mediterraneo ha ottenuto il nuovo riconoscimento da parte dell’Assessorato Attività Produttive della Regione Siciliana per il triennio 2020-2023.
Del Distretto fanno parte 54 imprese (cantieri nautici, porti turistici, charter nautico, agenzie di comunicazione e marketing, produttori di accessori, etc) per un totale di 297 addetti e due enti del settore (Sicindustria e Assonautica Palermo) e le imprese in questa prima fase sono concentrate nelle province di Palermo, Messina e Trapani.
“Gli obiettivi che si prefigge il Distretto Nautico sono quelli di mettere in rete una filiera, quella della nautica da diporto, che in questo momento è abbastanza slegata, ovvero composta da piccole aziende con pochissimi addetti”.
Ha affermato Carlo Ramo rappresentante del Distretto Nautico del Mediterraneo.
“Noi vorremmo tentare di far si che queste piccole aziende si mettessero in rete tra loro per ottimizzare una serie di costi. Se riuscissimo a far loro comprendere che sarebbe opportuno fare dei gruppi di acquisto o acquistare dei macchinari che potrebbero essere impiegati da tutti piuttosto che da uno, affinché tutti ne possano usufruire in maniera tale da ottimizzare i costi. Oggi è importante darsi forza l’uno con l’altro, scambiarsi esperienze. In Sicilia paghiamo lo scotto di essere stati da sempre dei piccoli agricoltori in piccolissimi orticelli, non andando da nessuna parte” ha continuato Ramo.
“La Regione Siciliana dopo avere fatto una grande battage sull’aggregazione dei distretti, dopo averci spinto a crearne altri, è stata poi assolutamente immobile e silente, rimandandoci di mese in mese, di anno in anno, senza mai esprimere nessun bando a favore dei distretti. Abbiamo impiegato più di un anno ad essere riconosciuti, nel 2015, nello stesso periodo in Puglia, il distretto della nautica è stato riconosciuto in venti giorni. Oggi è stato molto più complicato permettere alle aziende di continuare a crederci, perché bisogna presentare una mole di documenti originali, inviandoli per posta, per quanto riguarda le aziende che non hanno sede a Palermo” ha concluso Carlo Ramo
”Il Distretto Nautico è un’aggregazione importantissima di aziende che sono in un settore strategico per la Sicilia e per tutto il Mediterraneo. Abbiamo questa serie di imprese che spaziano dalla produzione dei battelli, al charter, con un’attenzione particolare ai posti barca e a tutti coloro che offrono questi servizi”.
Ha affermato Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio Palermo Enna.
“La Camera di Commercio è stata parte integrante della creazione del distretto, valorizzando una serie di imprese che malgrado il Covid, stanno ripartendo in modo eccezionale. Ci prefissiamo una serie di attenzioni particolari come Camera di Commercio, ma soprattutto vogliamo spingere questo settore anche con servizi aggiuntivi e sfruttare al meglio le potenzialità della Sicilia. Ci aspettiamo maggiore attenzione dal Governo nazionale e regionale, con una serie di leggi come quella della defiscalizzazione del carburante” ha concluso il presidente della Camera di Commercio di Palermo ed Enna.
“Il distretto nasce da un progetto di Assonautica ente promotore del Distretto, già diversi anni fa” ha detto Andrea Ciulla, presidente Assonautica Palermo.
“L’occasione del rinnovato interesse da parte dell’assessorato attività produttive della Regione Siciliana, ci ha indotto a riprendere le fila di un percorso che era stato già avviato, coinvolgendo con grande entusiasmo circa 60 imprese per ricostituire quello che è un passaggio fondamentale della filiera nautica. Il Distretto si pone come principale obiettivo quello di creare una rete tra tutti gli operatori del settore sia a livello orizzontale che verticale, perché non può non esserci un’organizzazione di rete che metta insieme tutte le imprese della filiera per un ulteriore sviluppo, per implementare l’innovazione tecnologica e lo scambio di informazioni. In questo momento il contratto di rete non può che essere un punto fondamentale per tessere le fila di questa filiera e proiettarla verso quello che è una dimensione strutturata ed internazionale”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports