Un’assemblea pubblica, indetta dal Centro Sociale Anomalia e da Potere al Popolo per chiedere la messa in sicurezza del territorio e il risarcimento dei danni dopo il violento nubifragio del 15 luglio scorso.
Gli organizzatori, riuniti sotto il Palazzo di Città, hanno dichiarato di aver costituito un team di tecnici professionisti che valuterà l’eventuale sussistenza di profili di responsabilità civile e/o penale.
In Piazza Pretoria era anche presente un banchetto che ha raccolto le prime richieste; la raccolta proseguirà attraverso un apposito sportello che avrà sede presso il Centro Sociale Anomalia in via Archimede.
Il microfono aperto ha dato spazio agli interventi di alcuni cittadini coinvolti nel nubifragio dello scorso 15 luglio e a militanti e portavoce di associazioni e movimenti politici.
“Le responsabilità sono a tutti i livelli: è responsabile lo Stato che impone i commissari e non da soldi agli enti locali, non facendo nulla per risolvere la questione del dissesto idrogeologico e delle infrastrutture, mentre finanzia con miliardi di euro opere inutili come la TAV” ha affermato Giorgio Martinico del Centro Sociale Anomalia
“E’ responsabile la Regione Sicilia che si nasconde dietro un dito, commissaria il Comune proprio per i lavori della rete fognaria ed in tre anni non fa un solo progetto degno di questo nome, per poi mandare in giro i suoi politicanti che sono al Governo di questa regione per dire che la colpa è esclusivamente di Orlando” ha continuato Martinico.
“E poi non ultimo è responsabile il Comune che non fa manutenzione ma soprattutto sta in silenzio, non batte i pugni contro chi ha imposto 5 anni di commisariamento” ha concluso Giorgio Martinico.
Tantissimi gli interventi che hanno richiamato all’attenzione dei presenti la necessità di costruire una nuova comunità che possa dare risposte ai bisogni di chi “non sta dentro i palazzi del potere”.
Tante proposte e qualche risultato come quello annunciato da Gabriele Rizzo di Potere al Popolo: “Il frutto del controllo popolare ha portato ad un rinvio di ogni sgombero oltre dicembre” che ha rilanciato dicendo “per questo vi invito ad organizzare una grande manifestazione ad iniziare da settembre per casa e lavoro“.
“Il disastro ambientale è il risultato di un sistema economico di stampo capitalistico, dove tutto viene gestito secondo la logica del profitto” afferma Antonio Tralongo del Partito Comunista dei Lavoratori.
“Non ci può essere ambientalismo senza anticapitalismo e, quindi, una risposta dal basso è una soluzione, ma pur sempre parziale. La risposta vera è l’alternativa a questo sistema economico che opprime le masse” ha concluso Tralongo.
di Antonio Melita – EmmeReports