Non basta essere dei bravi giocatori, segnare tanti goal e vincere per essere considerati dei campioni, ma esserlo nella vita, fuori dal campo di gioco, dando l’esempio a chi ti segue tutte le domeniche allo stadio indossando una maglia con un numero sulle spalle.
Il capitano dei rosanero Mario Alberto Santana ha dimostrato di essere un vero campione quando ha annunciato, a nome di tutti i suoi compagni, l’intenzione di mettere a disposizione delle emergenze sociali del territorio parte del premio promozione in Serie C.
“Palermo e il Palermo FC sono una grande famiglia” ha dichiarato Santana. “Per questo noi calciatori, che dai palermitani riceviamo sempre un grande affetto, abbiamo deciso di ricambiare come possiamo, cercando di celebrare la passione per i nostri colori e magari scoprire i campioni di domani. E se anche nessuno di questi ragazzi diventerà un calciatore, potremo comunque andare fieri di aver dato ad alcuni di loro l’opportunità di farcela, proprio come ce l’hanno tanti loro coetanei più fortunati. Una società giusta è quella che abbatte le barriere e che riesce a dare a tutti la stessa possibilità di realizzarsi. Nel nostro piccolo, vogliamo dare un contributo affinché sia così”.
Grazie ad “Aquile di quartiere”, il progetto realizzato in collaborazione con la Caritas diocesana di Palermo, oltre 50 ragazzi da famiglie in difficoltà in diversi quartieri della città, avranno la possibilità di frequentare scuole calcio di alto livello, per realizzare il sogno di diventare calciatori professionisti e magari dei campioni.
“Questo è un messaggio per la nostra città, per dimostrare ai nostri tifosi che teniamo al Palermo. Non è una cosa scontata, per alcuni miei compagni di squadra che hanno iniziato da poco la carriera di calciatori, avere rinunciato al premio di fine stagione è una cosa che gli porta tanto onore” ha continuato il capitano del Palermo FC, dicendo anche che ha tanta voglia di rifare un altro anno da protagonista “Voglio giocare, mettere in difficoltà chi viene su questo campo. Dobbiamo continuare ad essere uniti e compatti come lo siamo stati quest’anno. Se la gente ci starà vicina e ci darà la forza, sarà tutto più facile”.
Con l’aiuto della Caritas, sono state individuate alcune aree della città dove molte famiglie vivono in contesti sociali difficili e dove i ragazzi sono spesso costretti a mettere da parte le proprie aspirazioni e il proprio talento per mancanza di risorse e progettualità.
“L’attenzione ai minori e alla loro inclusione sociale è una priorità di Caritas da anni” ha dichiarato il vicedirettore della Caritas diocesana di Palermo Don Sergio Ciresi.
“Il progetto ci permette, attraverso lo sport, di creare un’alleanza forte sul territorio che lavora in questa direzione mettendo al centro i bisogni dei bambini. In questo modo spingiamo gli adolescenti a mettersi alla prova con il gioco di squadra, nel rispetto delle regole e dei ruoli. L’obiettivo principale è il contrasto alla povertà minorile, fenomeno che ha assunto dimensioni preoccupanti: l’ultimo rapporto di Caritas Italiana segnala che la povertà assoluta in Italia colpisce il 12,5 per cento dei minori, il 40 per cento dei minori non fa attività sportiva, più della metà non legge un libro. I minorenni cresciuti in famiglie disagiate hanno una probabilità 5 volte maggiore dei coetanei di non raggiungere le competenze minime di apprendimento, precludendosi così possibilità importanti di crescita e formazione personale”.
I quartieri interessati dal progetto, tramite i parroci di zona, sono quelli di Villa Grazia di Palermo, Brancaccio, Arenella, Albergheria e altri ancora.
“Un gesto importante e concreto che possa fare una squadra di calcio, dare un segno reale a favore di chi ne ha più bisogno nella città, come i bambini. Il Palermo non è soltanto un progetto sportivo, ma soprattutto sociale, che sta vicino alla città” ha affermato il presidente del Palermo FC, Dario Mirri.
Il progetto prevede una prima fase di selezione dei ragazzi, affidata tramite la Caritas alle parrocchie aderenti all’iniziativa, poi il coinvolgimento delle migliori scuole calcio del territorio, dislocate in tutto il territorio cittadino per agevolare la frequentazione dai diversi quartieri individuati.
Grazie al patrocinio della Società rosanero, inoltre, i ragazzi che beneficeranno delle borse di studio saranno costantemente monitorati anche dai responsabili del settore giovanile del Palermo, che seguiranno nel tempo il loro sviluppo e valuteranno, se sarà il caso, un loro coinvolgimento nelle selezioni per le squadre giovanili.
Dunque una bella iniziativa per scoprire magari i campioni di domani.
di Francesco Militello Mirto – EmmeReports