Scossa dall’alluvione che ieri ha colpito con durezza la nostra città, Legambiente è solidale con tutti i cittadini e l’amministrazione comunale, testimoni di un evento catastrofico: di fronte a un clima che cambia, le aspettative non possono che essere di una crescita negli eventi meteorologici estremi con relativi danni gravi e diffusi.
Secondo Legambiente è più che mai urgente sviluppare piani territoriali di adattamento ai cambiamenti climatici per rendere sicure le città del nostro paese.
L’Italia si mostra di nuovo fragile di fronte agli eventi meteorologici estremi: come riporta Il Clima è già cambiato di Legambiente, nel 2019 la nostra città è stata colpita da 12 eventi meteorologici estremi come allagamenti da piogge intense e trombe d’aria, mentre a livello nazionale ci sono stati 157 eventi estremi come nubifragi, frane, siccità e trombe d’aria che hanno causato la morte di 42 persone, 10 in più rispetto all’anno precedente.
“Al nostro Sindaco che ha dichiarato che l’alluvione di ieri non fosse prevedibile, ricordiamo come nel dossier Legambiente avesse già inserito Palermo nella triste top 5 dei Comuni italiani più colpiti e la città non è nuova all’emersione di criticità derivate anche da una carenza di interventi strutturali i gravi danni di ieri mostrano quanto sia urgente rendere la nostra città resiliente agli eventi meteorologici estremi, come richiede anche uno dei fondamentali articoli dell’Accordo di Parigi” dichiarano i presidenti dei circoli palermitani di Legambiente.
Se oggi Stato, Regioni e Sindaci hanno accolto le richieste del movimento giovanile per il clima che chiedono l’attuazione immediata dell’Accordo di Parigi del 2015, non stanno dimostrando la stessa serietà nel portare avanti obiettivi concreti per l’urgente riduzione delle emissioni volte a contenere l’aumento della temperatura sotto i due gradi rispetto all’era pre-industriale.
“Eventi come questo ci ricordano che non possiamo più aspettare”.
di Redazione – EmmeReports