“In questa sede, oggi, non stiamo soltanto celebrando l’arte, ma abbiamo concretamente realizzato qualcosa per la città, per la sua storia ed i suoi cittadini” ha esordito Tommaso Dragotto, Presidente dell’omonima fondazione, attiva nel settore della promozione del patrimonio culturale siciliano, intervenendo alla presentazione del Genius Panormi una nuova scultura del mitologico simbolo del capoluogo siciliano Città di Palermo, che la fondazione del mecenate palermitano ha voluto donare all’Orto Botanico dell’Università di Palermo.
“Mai come in questi tempi il dovere di fare cultura si traduce in educazione al fare futuro, partendo da un patrimonio unico sul quale capitalizzare ovvero la nostra identità, la più grande tra le ricchezze e la più inalienabile” ha continuato il Presidente Dragotto, che ha commissionato l’opera all’artista siciliano Domenico Pellegrino, “Il mio Genius Panormi è stato sin dall’inizio per l’Orto Botanico e quindi ha scelto di vivere in questo luogo. E’ una statua che racconta il futuro, racconta la città, il Genio è Palermo”.
La statua, ubicata in via permanente all’interno della serra Tropicale, si trova in perfetta e lineare corrispondenza con il famoso Genio realizzato da Marabitti, nel 1778 e situato a Villa Giulia.
“Sono molto contento di questo investimento, perché oltre al potere religioso di Santa Rosalia, ho voluto dare anche un potere statuario a questo bellissimo Genius Panormi che indica una certa protezione della città. Personalmente non sono molto contento del modo in cui la città sta operando, per cui mi auguro che questo genio possa cambiare qualcosa della nostra Palermo, a cui sono legatissimo e da cui, come tutti sanno, non mi sono mai allontanato per trasferirmi al nord, malgrado i continui inviti a farlo.
Io sono siciliano e amo questa terra, il suo territorio e in particolar modo la mia città, per cui sono veramente felice di averle donato qualcosa di duraturo, che starà per sempre in questa meravigliosa serra protetta da tutti e spero che lo stesso Genius Panormi possa dare a sua volta qualcosa a Palermo. Almeno come idee al prossimo nuovo sindaco” ha concluso Tommaso Dragotto.
L’opera è stata inaugurata sabato 11 luglio alla presenza della Ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia, professoressa Elena Bonetti, accolta all’Orto Botanico dal Rettore dell’Università degli Studi di Palermo prof. Fabrizio Micari, e dal Direttore del Sistema Museale di Ateneo prof. Paolo Inglese.
“In questi anni il fortissimo legame tra il nostro Ateneo e la Città nelle sue varie componenti istituzionali e culturali si è consolidato ed è stato avvalorato da un dialogo continuo e da numerosi progetti di collaborazione che hanno reso sempre di più ‘Palermo Città Universitaria, aperta e multiculturale” ha dichiarato il prof. Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo.
“Oggi questo rapporto è suggellato dalla donazione e dall’installazione di una nuova rappresentazione del Genio presso l’Università che la custodirà in un luogo ideale come l’Orto botanico, uno tra i suoi spazi più prestigiosi, suggestivi ed amati. In questo modo la contaminazione, direi quasi la compenetrazione tra l’Ateneo e la Città si completa attraverso l’emblema stesso di Palermo, il Genio”.
“Siamo particolarmente orgogliosi di potere accogliere all’Orto Botanico, fiore all’occhiello dell’importante patrimonio museale del nostro Ateneo, questa opera d’arte che ha per Palermo un fortissimo significato simbolico. L’Orto è un luogo che prima di tutto appartiene alla cittadinanza che da oggi potrà ancora di più godere della ricchezza storica e artistica di uno dei nostri tesori in tutta la sua bellezza” ha dichiarato il prof. Paolo Inglese, Direttore del Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo.
“Ci troviamo in un luogo straordinariamente bello” ha esordito la Ministra Elena Bonetti “e questa dimensione di bellezza concreta, di cui facciamo esperienza, credo sia il segno di un Paese che dopo mesi di drammaticità inedita come quelli che abbiamo vissuto ha non solo il desiderio e il coraggio di ricominciare, ma si trova anche nelle condizioni di poter raccogliere la responsabilità che oggi la storia ci consegna. Questo giardino, dove le epoche, il genio, la ricchezza di Palermo sono presenti insieme, è in sé anche il luogo delle pari opportunità. Se è vero, come è vero, che le pari opportunità saranno affermate laddove riconosceremo l’universalità dei diritti per tutti, potremo concretamente realizzarle riconoscendo che il significato profondo dell’universalità si fonda nel valore delle diversità, di tutte le diversità”.
La ministra ha poi continuato affermando che “L’Università è proprio il luogo dell’incontro, della contaminazione e dell’alleanza tra le diversità. È il luogo in cui il sapere nasce, perché c’è il coraggio di riconciliare, di riconnettere il vissuto, il passato, la tradizione, l’esperienza del sapere e affermare che ogni sapere non è mai compiuto in se stesso, che c’è un dopo che deve essere generato e che questo dopo è l’incontro inedito con le nuove generazioni. Abbiamo una ricchezza, un percorso e una vitalità che permeano i luoghi del nostro vivere e del nostro sapere, e che quindi sono nel DNA del nostro Paese. Questa è la responsabilità che la nostra storia ci consegna e che dobbiamo essere in grado di interpretare oggi. Questa giornata ci dice che questa città, la Sicilia, sono in grado di farlo”.
“Questa statua è un’occasione straordinaria per Palermo, c’è il segno della storia di questa città, che rappresenta anche la storia del nostro Paese, che è in grado di ricomporre le diversità, le prospettive, per dargli una visone unitaria di futuro ma che non le annichilisce” ha detto la ministra Bonetti visitando la serra che ospita il Genius Panormi.
“Questo è un orto botanico straordinario dove ci sono le storie di tanti popoli, tanti luoghi, tanti spazi di incontro, di contaminazione reale, di educazione attraverso la presenza delle famiglie dei bambini, spazio di conoscenza scientifica. Questo è il luogo in cui si può davvero affermare che Palermo è una città universitaria, ma a questo punto l’Italia deve diventare come un laboratorio di università, di sapere, di incontro, di conoscenza anche per dare formazione futura alle nuove generazioni, che è l’unico strumento che noi abbiamo, l’investimento in umanità che passa attraverso l’investimento in cultura e conoscenza per dare una prospettiva all’Italia”.
Durante la visita all’Orto Botanico di Palermo la Ministra Bonetti ha anche parlato dell’attuale emergenza sanitaria “Il premier porterà in consiglio dei ministri la discussione della proroga della data del termine dell’emergenza, poi ci sarà un doveroso passaggio parlamentare a riguardo. Italia Viva lo ha sostenuto fin dall’inizio, attraverso le parole del nostro leader Matteo Renzi, ma lo abbiamo portato avanti concretamente nelle proposte e nelle progettualità, che se questo prolungare di questo stato di emergenza permette al Paese di poter utilizzare anche da un punto di vista normativo in modo straordinario alcuni strumenti che oggi abbiamo per dare risposte certe al Paese, questo è un fattore positivo”.
“Ma non possiamo limitarci semplicemente a prolungare una data con misure che servano solo a calmierare le fatiche che oggi viviamo. Abbiamo dovuto mettere in campo tanti strumenti che sostenessero oggi la famiglie, oggi i lavoratori, oggi le donne e gli uomini del nostro Paese. Ma se non mettiamo anche misure di investimento, di coraggio, come l’approvazione del family act, come l’approvazione del piano shock nel DL semplificazione, se non diamo questa speranza di futuro, di questo prolungarsi di questo stato di emergenza facciamo semplicemente uno stallo. Siccome questo Governo vuole accompagnare l’Italia verso il futuro che si merita di avere, utilizziamo questo prolungarsi come ulteriore volano per investimenti, innovazione e anche semplificazione”.
La ministra Bonetti ha avuto modo di apprezzare anche le novità che sono state apportate all’Orto Botanico di Palermo a favore delle famiglie e dei bambini, presentate da Letizia Casuccio direttore generale di CoopCulture per l’area centro-sud “Oggi inauguriamo il primo sito, il primo monumento naturale family friendly, un kit friendly, ovvero chi arriverà all’orto botanico di Palermo, troverà una situazione completamente innovativa, come i viali ripensati con dei punti panoramici, con una cartellonistica pensata per i bambini, anche per quelli che non sanno ancora leggere, dove ci saranno dei simboli che riconosceranno. Da oggi sarà possibile acquistare la family card, un piccolo contributo che abbiamo voluto dare alle famiglie, riducendo il costo d’ingresso, sicuramente le più colpite dall’emergenza sanitaria, restituendogli un minimo di serenità visitando l’Orto Botanico”.
di Francesco Militello Mirto – EmmeReports