Il Coordinamento delle Associazioni di Fotografi Professionisti ha avviato la campagna #IoLavoroConLaFotografia, per accentrare l’attenzione di pubblico e media sulla funzione irrinunciabile della fotografia come mezzo di comunicazione.
A supporto di questa campagna, verrà effettuato un Flash Mob in contemporanea in molte città d’Italia, nella sera del giorno 21 luglio 2020.
Sono oltre 10mila i fotografi, reporter e videomaker professionisti che utilizzano “mezzi di comunicazione importantissimi per tutti noi, diffusi tanto quanto lo è il linguaggio scritto e parlato” e che vivono “del loro lavoro con le immagini – fisse o in movimento”.
Secondo il Coordinamento delle Associazioni di Fotografi Professionisti gli aspetti più importanti sono: il rispetto degli autori delle immagini che si trovano sul web, l’equiparazione tra “semplici fotografie” e “opere fotografiche” e, non ultimo, il compenso per il lavoro svolto.
Rivendicazione importante della campagna #IoLavoroConLaFotografia è quella di rivedere la Legge sul diritto d’autore nel punto in cui si prevede ancora, per la fotografia, una categoria di “semplici fotografie”, separata dalle immagini creative: visto che tale “anacronistica differenziazione” ha generato diatribe anche in sede legale.
Gli autori della campagna #IoLavoroConLaFotografia chiedono, quindi, che la fotografia sia giudicata sempre con pari dignità: così come la musica è sempre protetta, non c’è il “semplice motivetto”; la letteratura è sempre protetta, non c’e’ il “brano insignificante”.
La manifestazione viene descritta sul minisito e sulla pagina Facebook.
di Redazione – EmmeReports