Ieri pomeriggio, 8 luglio 2020, Nave Alliance, l’unità polivalente di ricerca idro-oceanografica della Marina Militare ha lasciato il porto norvegese di Tromsø, dopo una breve sosta tecnica, per dirigere verso le aree di ricerca scientifica della campagna High North20, a est dello stretto di Fram ed a nord delle isole Svalbard.
La Campagna High North20 è il naturale proseguo delle tre precedenti campagne avvenute nel 2017, 2018 e 2019 ed è parte dell’impegno della Marina Militare nella regione artica al fine di consolidare e ulteriormente sviluppare i risultati della ricerca scientifica in particolare nello studio dei cambiamenti climatici in aree di particolare interesse.
La missione è possibile grazie alle capacità di Nave Alliance di operare nelle regioni polari a conferma della consolidata flessibilità operativa della Marina Militare che, nell’ambito delle sue funzioni duali e complementari, è in grado di svolgere attività di ricerca scientifica con diversi partner nazionali ed internazionali.
Nave Alliance (distintivo ottico A5345 – nominativo internazionale IALL) è un’unità polivalente di ricerca (NATO Research Vessel – NRV) che svolge principalmente attività condotte dal Centro di Ricerca e Sperimentazione Marittima (Centre for Maritime Research and Experimentation – CMRE), per conto dell’Organizzazione Scientifica e Tecnologica (Science and Technology Organization – STO) della NATO.
L’unità navale della Marina Militare è una piattaforma di ricerca all’avanguardia per la sperimentazione di nuove tecnologie e l’impiego di sistemi e apparecchiature di nuova generazione per la ricerca e lo sviluppo scientifico a favore della NATO e, quindi, delle marine dei paesi ad essa appartenenti.
La nave è una delle più silenziose del suo genere, essendo stata concepita per garantire un minimo livello di propagazione del suono in acqua. Tale caratteristica ne fa una piattaforma particolarmente adatta a quelle sperimentazioni scientifiche per le quali l’assenza di suoni sotto la superficie è essenziale.
Questo gioiello della Marina Militare e della cantieristica italiana, è dotata di circa 400 mq di laboratori, sistemi di navigazione e comunicazione all’avanguardia, gru, verricelli e argani, con una struttura poppiera a portale, che permette all’unità di effettuare movimenti di carico e, contestualmente, manovre di messa a mare e recupero di apparecchiature subacquee.
Partita dall’Italia lo scorso 22 giugno la nave, al comando del Capitano di Fregata Andrea Crucitti, dopo aver seguito un severo protocollo sanitario, ha navigato per 16 giorni attraversando lo stretto di Gibilterra, il canale della Manica e il circolo polare artico a 66°33’ N., per poi giungere a Tromsø, il porto più a settentrione della penisola scandinava e una delle città più importanti al mondo per gli studi artici ed i legami con il Polo Nord.
Nei prossimi giorni, dal 10 al 27 di luglio, Nave Alliance e il team scientifico imbarcato dell’istituto Idrografico della Marina Militare, guidati dalla professoressa Ivaldi e dal Comandante Demarte, saranno i protagonisti della campagna di geofisica marina High North20.
L’arrivo in area sancirà l’inizio del nuovo triennio di ricerca in Artico della Marina Militare con il programma High North 2020-2022, che andrà ad arricchire il bagaglio di esperienza maturata nel precedente triennio e che si svolge in concomitanza con l’apertura della decade delle Nazioni Unite dedicata agli oceani per lo sviluppo sostenibile (UN Decade of Ocean Science for Environment Sustainability).
Di Redazione – EmmeReports