Il progetto “Focolaio”, studio scenico sulla strage degli anziani nelle “Residenze sanitarie per anziani”, nasce il 3 giugno subito dopo il primo allentamento delle restrizioni anti-covid.
Nasce con un gesto semplice, imprevisto, senza “preparazione”, né programmi o previsioni di sorta, ma con la “sorpresa” di rivedersi fisicamente, riabitare lo spazio MigraTeatro del Centro Amazzone di Palermo. Nessun obbligo istituzionale o burocratico.
La natura stessa del Centro Amazzone e della pratica scenica all’interno del Centro, è di per sé opportunità “altra” per il teatro, in generale, ma specialmente in questo tempo in cui è stato ed è esposto ai danni della chiusura e del prolungamento in un sistema pre-covid stanco e insufficiente a raccontare il presente dell’umanità.
La ripartenza teatrale avviene con un carico di riflessioni, emozioni, esperienze pandemiche trattate come materia drammaturgica, utili quindi alla trasformazione del presente in un progetto poetico. Così in “Focolaio” il nucleo del percorso sviluppato in sette incontri è il cuore tragico stesso della pandemia: la strage degli anziani nelle “Residenze sanitarie per anziani”.
Nel primo studio scenico che qui presentiamo, è di scena quindi l’età media di 70 anni che coincide con quella stessa delle attrici facenti parte del “Teatro Studio Attrice/Non”, compagnia teatrale del Centro Amazzone.
Lo spazio drammaturgico è il luogo immobile della Rsa. Qui il tempo sfiora i confini più fragili e meno consistenti della vita, attraverso l’uso del dialetto che dall’ironia porta al sorriso, al deragliamento di senso. La paralisi fisica si sovrappone a quella della vita. Ma la parola focolaio porta più di un senso. Non solo quello di centro di infezione, ma anche quello di centro di rivolta.
L’atto rivoltoso è conquistare una posizione all’impiedi. Riesce. Riesce anche in un momento in cui il mondo sta per essere portato via con i camion alla discarica.
“Focolaio” andrà in scena dal 29 al 30 giugno alle ore 18, in via dello Spirito Santo al Capo.
Il Progetto e la Drammaturgia sono di Lina Prosa, con Angela Aiola, Enza Curaci, Alessandra De Caro, Augusta Modica, Francesca Oliveri, Rosaria Pandolfo, Rosanna Romano e Rosalia Zangara.
Con la partecipazione di Mauro Sarandrea. Spazio scenico di Gabriella Malerba e collaborazione alla drammaturgia di Alba Vella.
Posti antiCovid disponibili: 25 per ogni sera.
Prenotazione obbligatoria via email: centroamazzone@gmail.it.
Per informazioni: 091 7407357
di Redazione – EmmeReports