La DIA di Trapani, coordinata dalla Procura della Repubblica di Marsala ha eseguito la confisca di beni per un valore di 250mila euro nei confronti del commerciante pregiudicato Gaspare Como, cognato di Matteo Messina Denaro.
I beni sottoposti a confisca definitiva, già sequestrati dalla DIA nel 2013, sono un’attività commerciale di vendita d’abbigliamento, un locale di circa 200 mq a Castelvetrano e una costosa autovettura di grossa cilindrata.
Gaspare Como, mentre stava scontando la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, aveva avviato una fiorente attività commerciale, assai nota in Castelvetrano, e continuato a fare investimenti in beni mobili, immobili e aziende, intestando tutto a terze persone.
La riconducibilità di tali beni è stata dimostrata attraverso l’esame delle movimentazioni bancarie degli indagati (sui cui conti operava esclusivamente Gaspare Como apponendo anche firme false) e delle intercettazioni telefoniche sulle utenze delle aziende, risultate da lui gestite in modo occulto.
Per i fatti contestati, nel 2018, Gaspare Como era stato nuovamente sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, su proposta del Direttore della DIA, e poi arrestato insieme all’altro cognato di Matteo Messina Denaro, Rosario Allegra e a numerosi presunti affiliati a Cosa Nostra, perché ritenuto il “reggente” della famiglia mafiosa di Castelvetrano.
di Redazione – EmmeReports