Caterina Loria, ristoratrice 26enne e rappresentante del comitato “Se volo resto”.
Partiamo dalle parole del presidente Airgest Ombra che ha detto “un delitto” l’abbandono di Alitalia. Ha esagerato?
Per nulla, credo che sia scandaloso che una compagnia di bandiera, rifinanziata anche durante l’emergenza covid-19 con i soldi di noi contribuenti, possa decidere di abbandonare un territorio per “ragioni economiche”.
La decisione di spostare i propri voli, incrementando il traffico su altri scali come quelli di Palermo e Catania, tra le altre cose, crea quegli assembramenti che dovrebbero “in teoria” essere contrastati.
Quanto è importante l’aeroporto Vincenzo Florio per Trapani?
E’ importantissimo perché le infrastrutture non aiutano Trapani e provincia. Lo sai che per arrivare a Palermo con il treno ci vogliono 4 ore? L’unico modo sarebbe investire in questo aeroporto che invece è abbandonato perché vittima di certe scelte politiche.
Scelte politiche?
Esatto, come rappresentante dei ristoratori trapanesi mi sento di dire che siamo completamente disinteressati alle diatribe politiche tra amministratori locali e Regione, tra Regione e Governo nazionale. Il nostro unico interesse è quello che Trapani inizi a volare e che questo bellissimo territorio non sia lasciato al proprio destino di lotta per la sopravvivenza.
Rappresenti un comitato che inizialmente si chiamava “Se volo voto”, cosa è successo nel frattempo?
Ovviamente a causa dell’emergenza Coronavirus, elettoralmente parlando, si è bloccato tutto. Abbiamo visto poi che una battaglia sui partiti politici poteva non essere determinante, visto che il problema riguarda tutta la Politica. Per questo abbiamo spostato l’attenzione sulla questione del volare, diventando il comitato “Se volo resto”.
Ho anche scritto una interrogazione parlamentare che sarà discussa la prossima settimana in commissione Trasporti. Bisogna evidenziare che Alitalia ha comunque, negli anni, trascurato questo territorio anche quando garantiva i voli.
Scusami non ti seguo, in che modo?
Alitalia prevedeva dei collegamenti con Roma in orari “lavorativamente” discutibili. L’arrivo nella Capitale alle 12 o alle 13 per chi, come me, si spostava per lavoro faceva perdere mezza giornata. La maggior parte delle volte conveniva anticipare di un giorno ed è facile comprendere quanto questo stravolgeva un po’ la vita di ognuno di noi.
Quindi si può parlare di una mancanza a livello manageriale?
Non credo sia una mancanza dirigenziale a livello locale, ma una precisa scelta politica a livello nazionale.
Con la Politica sorda alle istanze dei cittadini di questo territorio.
L’assenza di alcuni partiti è veramente sconcertante. Trapani è stata la prima città in Sicilia per consensi dati al Movimento 5 Stelle ed oggi nessuno dei loro rappresentanti è presente. Ovviamente questa loro assenza verrà pagata a livello elettorale, ma a noi non interessano i loro giochi e destini politici: interessa il bene di questo territorio.
Quindi ai 5 stelle non interessa questa parte della Sicilia?
Non solo a loro, stessa cosa dicasi per Italia Viva che, pur non essendo un grandissimo partito, riveste un ruolo importante nell’attuale Governo. Bisogna stare insieme alla gente che lotta, questi partiti invece pensano che sia sufficiente qualche comunicato stampa o qualche dichiarazione sui giornali.
Politica assente ma, per fortuna, una compagnia aerea ha deciso di investire su Trapani-Birgi: la AlbaStar.
Siamo tutti super felici per questa notizia e a breve discuteremo anche delle agevolazioni per il loro personale di bordo: è una notizia positiva in questo periodo molto difficile.
Qual è la situazione economica qui da voi?
Da ristoratrice posso dire che è stato molto difficile ripartire e, per fortuna, nel fine settimana notiamo segni di ritorno quasi alla normalità.
Purtroppo nel resto della settimana la crisi è ancora forte per l’assenza del turismo. In questo periodo, l’anno scorso, era un via vai di turisti fiorentini, milanesi e torinesi che oggi mancano completamente.
E’ difficile andare avanti, molto difficile e non sappiano cosa succederà nelle prossime settimane alle nostre attività.
di Antonio Melita e Francesco Militello Mirto – EmmeReports