“La cosa fondamentale adesso è riuscire a dare un segnale di cambiamento. Ci sembra sterile che il dibattito si incentri principalmente sulla rimozione o l’abbattimento di una statua senza riflettere sulle violenze della società in cui viviamo. Ripensare l’odonomastica deve essere un’occasione di riflessione e critica della società attuale che continua a essere patriarcale, coloniale, profondamente razzista e violenta” ad affermarlo sono Mr. Cens, Betty Macaluso e Ulrike H. autori di un poster nel cuore del centro storico di Palermo.
Si tratta di un intervento di grande formato, apparso ieri notte tra vicolo Valguarnera e via Cantavespri, dove appare il volto di Destà e la statua di Montanelli cosparsa di vernice rossa.
Nell’immagine le lettere scritte con vernice rossa sanguinano sporcando la figura e la macchina da scrivere del giornalista.
“Nelle parole di Montanelli si condensa tutto l’orrore e la vergogna del patriarcato e dei crimini coloniali italiani che infiltrano, come ferite ancora aperte, una società che non ha mai smesso di essere coloniale, fascista e patriarcale” dichiarano i tre artisti.
L’intervento è stato supportato dal collettivo Fare Ala, che lo scorso marzo aveva già attaccato la targa di via Montanelli a Palermo proponendo la reintitolazione a Destà attraverso una petizione che ha raccolto oltre 2 mila firme.
“La cosa fondamentale adesso è riuscire a dare un segnale di cambiamento. Ci sembra sterile che il dibattito si incentri principalmente sulla rimozione o l’abbattimento di una statua senza riflettere sulle violenze della società in cui viviamo. Ripensare l’odonomastica deve essere un’occasione di riflessione e critica della società attuale che continua a essere patriarcale, coloniale, profondamente razzista e violenta” affermano gli artisti.
“Abbiamo voluto sottolineare nel nostro intervento le parole disgustose di Montanelli perché estremamente attuali, oltre che recenti. Rappresentano per noi un invito a confrontarci con un’eredità che sembra lontana ma è invece più viva che mai”.
“Per questa ragione invitiamo chiunque voglia sostenere questa battaglia a firmare la nostra petizione, affinché Palermo sia il primo comune in Italia dove la memoria di Montanelli venga messa in discussione per le sue azioni vergognose, sentimento che il maestro del giornalismo non provò mai. Reintitolare via Montanelli a Destà rappresenta un primo passo che ci auguriamo apra una discussione ampia sul nostro terribile passato e sulle ombre che ancora proietta sul presente” concludono Mr. Cens, Betty Macaluso e Ulrike H.
di Francesco Militello Mirto – EmmeReports