Nell’ultimo giorno di scuola, con la didattica a distanza nella gran parte delle regioni italiane, i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno indetto lo sciopero di tutto il personale.
A Palermo, le sigle che hanno indetto lo sciopero generale hanno organizzato un sit-in davanti il Teatro Politeama, alla presenza del gruppo dirigente sindacale.
“Contestiamo che al momento non sono state garantite certezze per l’inizio del nuovo anno scolastico. E’ chiaro che le risposte che ci aspettavamo dal Governo non sono arrivate o quanto meno non sono quelle che ci aspettavamo” afferma Adriano Rizzo della FLC CGIL Sicilia.
“Bisogna intervenire con serietà adottando proposte e progetti e, soprattutto con linee guida che consentano ai dirigenti scolastici di avviare il nuovo anno. Attendiamo, ad esempio, delle norme che dovranno variare il numero degli studenti per classe” continua Rizzo.
“Per uscire da questa situazione di emergenza occorre il potenziamento del personale docente e ATA, ma per questo servono risorse economiche maggiori rispetto a quelle disposte dal Governo Conte” conclude il sindacalista CGIL.
Presenti in piazza, insieme ai Sindacati Confederali, anche i rappresentanti degli insegnanti sotto la sigla Gilda.
“Da mesi non si riesce ad avere una interlocuzione con il Ministero. Tutte le ipotesi messe in campo hanno bisogno di fondi e la nostra impressione è che la ministra speri che il Covid-19 scompaia miracolosamente a settembre” a dirlo è Gaspare Papa, coordinatore di Gilda Insegnanti Palermo.
“Notiamo nelle dichiarazioni della ministra tanta confusione” continua Gaspare Papa “si parla di distanziamento, ma sono state confermati i 25/30 alunni per classe. Si è parlato di doppi turni, senza prevedere l’aumento degli insegnanti“.
“Vogliamo inoltre denunciare che la Didattica A Distanza (DAD) è stata sicuramente una modalità che ha consentito di “limitare il danno” mantenendo i contatti tra gli insegnanti e gli alunni, ma ha presentato delle problematiche, oltre che dal punto di vista didattico, con ricadute sulla privacy, sullo stress e su problemi medici quali vista, articolazioni e postura che scopriremo magari più avanti” conclude il sindacalista Gilda.
La Didattica A Distanza (DAD), seppur necessaria in un momento di emergenza come quello causato dalla pandemia Covid-19, ha aggravato alcune situazioni generando discriminazioni, ad esempio, nei confronti degli studenti diversamente abili.
“Gli alunni con sostegno non potevano partecipare ai webinar insieme al resto della classe” conferma Liliana Massara, insegnante di sostegno di una scuola primaria e rappresentante Uil Scuola.
“Noi insegnanti di sostegno ci siamo organizzate direttamente con l’alunno e la sua famiglia attivando canali privati, sentendoci giornalmente e facendo lezioni attraverso le videochiamate. Tutto in autonomia e senza indicazioni da parte del Ministero” conclude Liliana Massara.
“Il ritorno sui banchi di scuola a Settembre è un vero e proprio mistero: al momento non esistono linee guida e per questo stiamo scioperando” afferma Vito Cassata responsabile Cisl Scuola Palermo-Trapani.
“Non basta parlare di mascherine e distanziamento dei banchi. Occorre un regolamento preciso e maggiori risorse che il Governo ancora oggi non ha disposto” continua il sindacalista.
“La ministra parla sulla base di regole vecchie, sembra quasi che aspetti la scomparsa del Covid-19 prima dell’inizio dell’anno scolastico“.
“In Italia ci sono 172mila insegnanti con più di 60 anni che hanno timore di ritornare in classe senza avere le dovute rassicurazioni” conclude Vito Cassata.
Ricordiamo che si è arrivato allo sciopero generale di oggi dopo l’incontro di venerdì 29 maggio 2020 svolto in videoconferenza con il Ministero dell’Istruzione che ha lasciato del tutto insoddisfatte le organizzazioni sindacali, rappresentate dai loro Segretari Generali.
di Antonio Melita e Francesco Militello Mirto – EmmeReports