Una manifestazione che va oltre le sigle di categoria quella organizzata da un comitato di medici odontoiatri davanti la Prefettura di Palermo.
“Riteniamo che non è più possibile stare in silenzio, soprattutto ora che con il Decreto Rilancio il Governo ha dimenticato la nostra categoria” a dirlo, in rappresentanza dei presenti, è Giuseppe Settineri, medico specialista in odontostomatologia.
“Siamo impresa quando dobbiamo pagare le tasse, diventiamo liberi professionisti quando chiediamo di ricevere qualche aiuto” continua il medico facendo riferimento agli aiuti che il Governo prevede solo per le Srl.
“Dovrebbero riconoscere il grandissimo senso di responsabilità di noi odontoiatri che, in emergenza Covid-19, abbiamo alleggerito le strutture pubbliche da tutte le problematiche dentarie. Ed invece dal Governo abbiamo avuto delle linee guida tardive e nessun aiuto concreto”conclude Giuseppe Settineri.
Alla mancanza di aiuti diretti occorre aggiungere inoltre il rincaro “spropositato” dei prezzi relativi ai Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).
Roberta Vastano, odontoiatra di Caltanissetta, tiene a sottolineare: “La speculazione su guanti e mascherine è veramente pesante. Siamo le prime vittime di un rincaro senza precedenti, con aumenti anche del 300% sui guanti monouso e confezioni di mascherine passate da 4 a 39 euro”.
“Se non abbiamo poi la possibilità di reperire in maniera agevole questi dispositivi, non riusciremo a tutelare noi e il paziente” continua Vastano ” “Non riuscendo a svolgere il nostro lavoro, saremo costretti anche a chiudere“.
La richiesta fondamentale degli odontoiatri è quella di venir inseriti nel Decreto Rilancio superando la differenziazione tra Srl e liberi professionisti.
“Come liberi professionisti di uno studio monoprofessionale abbiamo accesso ad un rimborso per i DPI del 60%, attraverso un credito d’imposta per il 2021” conferma l’odontoiatra Salvatore Gennaro “le Srl invece con il DPCM hanno diritto al rimborso totale“.
Non è una differenza da poco visti i costi necessari per l’adeguamento degli studi professionali alle linee guida del Governo.
“Il mercato dei costi per i DPI è letteralmente impazzito, assistiamo ad un notevole calo del fatturato e gli aiuti del Governo li vedremo nel 2021: per noi l’emergenza non è ancora passata” conclude Salvatore Gennaro.
di Antonio Melita – EmmeReports