Era il giorno di tutti quei siciliani che si sono sin da subito opposti alla nomina di un esponente della Lega all’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Sono arrivati da tutta la Sicilia a Palermo per rispondere all’appello lanciato dal gruppo facebook “No Beni Culturali all Lega Nord – Musumeci dimettiti!” e protestare contro l’assegnazione dell’assessorato, che fu di Sebastiano Tusa, ad Alberto Samonà.
“Chiediamo il ritiro della delega ai Beni culturali e all’Identità Siciliana alla Lega Nord, un partito che – se ha anche cambiato il nome – nella sostanza rimane quello che ha sempre discriminato noi meridionali. Chiediamo inoltre le dimissioni del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci” ad affermarlo è Domiziana Giorgianni, una delle responsabili della manifestazione di oggi.
All’ingresso di Piazza del Parlamento è presente un banchetto per raccogliere le firme per chiedere ai capigruppo dell’Ars di presentare una mozione di sfiducia al Governo Musumeci.
“Nello Musumeci non ci rappresenta ed è responsabile dell’entrata della Lega Nord all’interno del governo della nostra isola” continua Domiziana “Crediamo che esprimere il dissenso sia alla base della democrazia e, a conti fatti, Musumeci dovrebbe dare ascolto a chi è numericamente più rappresentativo. Nel nostro gruppo Facebook ci sono più persone rispetto a quelle che hanno votato Lega in Sicilia”.
I militanti anti-lega, provenienti da tutte le province della Sicilia, si sono disposti in piazza del Parlamento, sotto la sede dell’Ars, a distanza di un metro gli uni dagli altri, e hanno manifestato il loro dissenso con pentole e stoviglie, con la coppola e la bandiera siciliana.
“Musumeci rischiava di concludere il suo mandato senza essere ricordato. E così, invece di dare continuità al suo governo del nulla, ha deciso bene di uscire dall’anonimato. Lo ha fatto nel peggiore dei modi: svendendo la Sicilia al partito anti-siciliano per antonomasia” ad affermarlo è Sofia Rosano.
Inevitabili i riferimenti alla piazza di stamattina, organizzata dal Centro-Destra siciliano, dove era presente l’assessore Alberto Samonà.
“Oggi in Sicilia si sono confrontate due piazze. Da un lato una sparuta minoranza di leghisti, dall’altro i siciliani veri. Quelli che non si svendono per interessi e per soldi. Sono state rispettate tutte le misure di sicurezza, cosa che non ha fatto il centro-destra in piazza a Roma” ha concluso Tiziana Albanese.
di Antonio Melita e Francesco Militello Mirto – EmmeReports