Un 2 giugno diverso dal solito, quello che si celebra oggi in tutta Italia, reduce da un’emergenza sanitaria da cui non è ancora del tutto uscita fuori.
Una Festa della Repubblica senza la famosa e tanto amata parata dei Fori Imperiali, in cui le Forze Armate, le Forze di Polizia e tutti gli altri Corpi dello Stato solitamente sfilano in onore della Patria.
Il Centro-Destra è sceso oggi nelle piazze delle principali città italiane per intonare l’inno di Mameli e per protestare silenziosamente contro il governo di Giuseppe Conte.
EmmeReports ha raccolto le interviste di alcuni esponenti della politica di Centro-Destra della Sicilia.
Onorevole Carolina Varchi, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Giustizia.
“Oggi abbiamo scelto di stare qua in piena sicurezza per dare voce a tutti quegli italiani che in questi mesi non l’hanno avuta. È una giornata di libertà e orgoglio nel giorno della Festa della nostra Italia, è una giornata che deve unire tutti gli italiani, nel segno di una volontà di riscatto, per superare questa emergenza.
È chiaro che ci sono tante categorie ancora dimenticate da questo governo e noi vogliamo dare voce a tutti senza violare le norme e le restrizioni sulla sicurezza che noi rispettiamo.
Ci sarà un’altra grande manifestazione il 4 luglio a Roma sperando, ovviamente, che la curva dei contagi per allora lo consenta.
L’avere impedito a FDI di deporre una corona al Milite Ignoto è stata una polemica strumentale da parte di Palazzo Chigi che ha ritenuto addirittura di comunicarlo prima ai giornalisti e poi ai richiedenti che avevano fatto apposita istanza. Devo dire che noi avevamo informalmente chiesto consigli sulla fattibilità dell’iniziativa e nulla ci era stato opposto.
L’addetto stampa di Palazzo Chigi probabilmente ha ritenuto di informare prima i giornalisti dando una versione totalmente strampalata peraltro in contrasto con quello che poi hanno scritto sul provvedimento di diniego che parla semplicemente di impossibilità tecnica. Quindi prendiamo atto, ancora una volta, di come Palazzo Chigi utilizzi ogni singola occasione per attaccare le opposizioni.
La Lega ha partecipato sin dall’inizio alla coalizione che ha sostenuto e vinto la campagna elettorale del 2017 portando Musumeci alla presidenza della Regione.
È una forza che raccoglie molti consensi anche al sud, una forza che all’Assemblea Regionale Siciliana conta tre parlamentari, quindi non vedo perché non avrebbero dovuto partecipare all’azione di governo. Io la trovo una scelta assolutamente normale e poi sono abituata a fare considerazioni sui fatti, tutto il resto è pregiudizio.
Tutto quello che ho visto sino ad ora compresa la manifestazione del pomeriggio è solo un pregiudizio”.
Senatore Stefano Candiani, Segretario della Lega in Sicilia.
“Noi oggi siamo qua per fare una manifestazione. Tutte le forze politiche di opposizione di centro-destra, tutte le forze politiche che vogliono risvegliare il Paese da questa situazione di blocco nel quale siamo precipitati, prima per una tragica situazione di pandemia e adesso per di incapacità del governo di agire.
Occorre invece dare risposte agli italiani, a chi lavora, a chi vuole riprendere la propria attività, ma gli viene impedito dalla incapacità e dalla burocrazia che il governo ha messo nelle leggi, da chi vuole ricominciare a fare funzionare il Paese a partire dal buon senso che pare essere stato perduto da chi ci governa che ci sta soffocando da continui decreti del presidente del Consiglio dei Ministri o con dichiarazioni che nulla lasciano invece al buon senso, ma che tutto declina in termini di propaganda.
Su queste cose noi siamo qui oggi democraticamente a ricordare che la Festa della Repubblica è quella di uno Stato fondato sul lavoro, senza il quale, senza ridare una possibilità al Paese non ci può essere un futuro. Fuori dalle scarole quelli che fanno perdere tempo.
Il tempo è scaduto, occorre dare risposte agli italiani. Noi siamo pronti a darle e continueremo a fare le nostre proposte in tutte le sedi istituzionali. Pretendiamo, però, che il governo ascolti gli italiani, come noi stiamo facendo e come oggi stiamo rappresentando.
Qui in questa piazza dove le persone manifestano, in maniera composta tenendo tutte le debite distanze che la legge ci impone ma non impedendo alle persone di esprimere un disagio che è diventato insopportabile per chi fa un’attività economica, che sia un commerciante, un artigiano o un imprenditore piuttosto che un operatore del settore turistico. È ora di darsi una mossa, altrimenti il Paese va in grande difficoltà”.
Alberto Samonà, Assessore ai Beni Culturali e d’Identità della Regione Siciliana.
“La manifestazione unitaria del Centro-Destra oggi ha un significato importantissimo, quello di stare a fianco dei milioni di italiani che si sono chiusi in casa responsabilmente per due mesi, chiuse le loro attività economiche chiedendo al governo di poter ripartire.
Il governo con una serie di decreti non è stato in grado non soltanto di affrontare l’emergenza, ma non è stato in grado di dare risposte certe a chi chiedeva di sburocratizzare le pratiche per potere riaprire le proprie attività. Il decreto che crea una serie di limiti tra il cittadino e l’amministrazione è la prova di procedure farraginose che Conte non è stato in grado di eliminare.
Un governo che per due mesi ha avuto l’unica faccia del presidente del consiglio con continui suoi decreti, ci ha detto quello che era giusto e quello che era sbagliato. Tutto il Centro-Destra ha detto in tutte le sedi istituzionali che era disposto a collaborare. Questa collaborazione da parte del governo nazionale non è arrivata se non a parole.
Purtroppo anche in Sicilia sono migliaia le imprese che stanno ripartendo con gravissime criticità. Penso ai tanti ristoratori siciliani che non vogliono riaprire perché non hanno ricevuto dallo Stato le risposte che si aspettavano. Il 70% dei ristoranti di Palermo è rimasto chiuso. Risposte certe vuol dire un governo che ascolta i cittadini, le opposizioni.
Oggi il Centro-Destra è oggi in tutte le piazze italiane per dire Noi ci siamo!
Gli italiani sappiano in noi trova un interlocutore che ascolta e trasforma le richieste legittime dei cittadini in proposta politica. Noi diamo un messaggio di responsabilità all’Italia, di ripartenza. Domani mi incontrerò a Roma con Matteo Salvini e parleremo di come in Sicilia è importantissimo che si riparta tutti, come abbiamo fatto nel settore cultura aprendo i beni della Regione Siciliana.
Il centro-destra per il 2 giugno c’è per dire a tutti gli italiani che non li abbiamo abbandonati.
Io ho sempre detto a tutti che le proteste vanno bene. In una democrazia la si pensa come si vuole. Però mi aspetterei che oltre alle proteste e agli insulti arrivino anche proposte. L’assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana è un ascoltatore, noi ascoltiamo anche chi ci critica, e se queste si dovessero trasformare in proposte concrete da portare avanti allora va bene.
Quello che non amo sono gli insulti gratuiti. Chi la pensa diversamente da noi ha tutto il diritto di indicarci un percorso, quali sono le emergenze, le urgenze e le criticità.
Un amministratore non può che ascoltare. Se la critica si trasforma in proposta, ben venga, quando resta un insulto allora non si può che rispondere”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports