Dopo la fuga di una ventina di immigrati tunisini, in stato di quarantena anti-Covid-19, 50 di loro sono stati trasferiti dal centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana, in provincia di Agrigento, in altre strutture della Sicilia.
Non si tratta della prima volta che diversi africani riescano a scappare, grazie alle maglie larghe di una sicurezza che dovrebbe garantire il fermo di questi ultimi, evitando eventuale diffusione e contagio del coronavirus.
A nulla è valsa la protesta di sindaci, assessori e consiglieri che sono tornati dunque a far sentire il proprio disagio, con un sit-in, davanti a Villa Sikania.
“Ho incontrato il prefetto e il questore di Agrigento”, ha spiegato il sindaco Leonardo Lauricella, “ai quali ho ribadito che almeno il numero degli ospiti deve essere contenuto, anche perché c’è da rispettare le distanze di sicurezza. Al momento nella struttura, ci sono settanta immigrati”.
Non si è fatta aspettare anche il disappunto del leader della Lega Matteo Salvini, commentando la fuga di decine di tunisini dal centro di accoglienza di Siculiana in provincia di Agrigento.
“Decine di immigrati in fuga dalla quarantena in provincia di Agrigento: il governo spalanca i porti a migliaia di clandestini e non è in grado di controllarli, mettendo a rischio la salute di tutti. Dal primo gennaio al 28 maggio 2019 si contavano 1.490 sbarchi, contro i 4.838 dello stesso periodo di quest’anno. Governo di complici o di incapaci?”.
Di Redazione – EmmeReports