“Siamo esterrefatti e dispiaciuti dal terremoto che ha sconvolto la sanità siciliana e ha portato a 10 arresti e diverse denunce. Ovviamente la presunzione di innocenza vale per tutti, ma pensare che potrebbe essere acclarato che ci siano stati manager della sanità infedeli e disonesti, mentre migliaia di siciliani ogni anno sono costretti ad andare a curarsi fuori dall’isola, è semplicemente vergognoso e inaccettabile” ad affermarlo il gruppo consiliare della Lega al Comune di Palermo.
“Anche un solo centesimo distratto alle cure dei siciliani è una vergogna, ma qui si parla di gare per circa 600 milioni di euro, con ipotesi di tangenti del 5%! Come gruppo consiliare di Palermo non possiamo che prendere le distanze da un sistema che, secondo la tesi degli inquirenti, sembra avere avuto come epicentro proprio l’ASP di Palermo ai tempi gestita, a vario titolo, proprio da Antonino Candela” continuano i consiglieri del partito di Salvini.
“E poiché la Guardia di Finanza nella sua relazione parla di “corruzione sistemica” nella sanità siciliana, il livello di allarme è necessariamente alto.
Come gruppo consiliare del capoluogo di regione non possiamo che fare un appello agli organi regionali affinché vigilino con la massima attenzione, perché oltre alle risposte che attendiamo tutti dalla Magistratura, anche la politica faccia immediatamente la sua parte”.
I quattro consiglieri comunali della Lega Igor Gelarda, Marianna Caronia, Alessandro Anello ed Elio Ficarra confermano infine la fiducia al Governatore Nello Musumeci.
“Non abbiamo infatti alcun dubbio che il presidente Musumeci si adopererà ancor di più per fare pulizia. Ci auguriamo infine che non ci sia stato qualcuno che abbia approfittato anche dell’emergenza del Covid-19 per portare avanti traffici loschi. Sarebbe una vergogna nella vergogna”.
di Redazione – EmmeReports