Terrasini, ore 19. La motovedetta CP 312 della Guardia Costiera fa rientro con a bordo il corpo senza vita di Giuseppe Lo Iacono, uno dei tre membri del peschereccio “Nuova Iside” di Terrasini, disperso da ieri sera.
Il 33enne pescatore era insieme al cugino 26enne Vito e al padre di quest’ultimo Matteo Lo Iacono di 53 anni, ancora dispersi.
Ad attendere al porticciolo di Terrasini c’erano i familiari e i cittadini di Terrasini e Cinisi, uniti in quel dolore che il mare, oltre al sostentamento quotidiano, in giorni come questi, è capace di dare.
Giuseppe Lo Iacono lascia la moglie e quattro figli, due dei quali presenti nel drammatico rientro del corpo senza vita e, a stento, trattenuti nel disperato tentativo di vedere per l’ultima volta, anche da morto, il loro padre.
I tre, pescatori esperti, sono usciti per una battuta di pesca di pescespada, la notte tra martedì e mercoledì, ma non hanno mai fatto rientro a casa.
L’ultimo contatto risale alle 2 del mattino di mercoledì, e poi nulla, tanto da avviare subito i soccorsi e le ricerche con l’impiego di due elicotteri, un aereo e due motovedette della Guardia Costiera.
Ai soccorsi, nelle ultime ore, si è anche aggiunta la nave di ricerca oceanografica “Urbano Monti”, con a bordo una tecnologia avanzata per la ricerca di profondità.
La comunità dei pescatori di Terrasini è gravemente scossa e fa sapere che, domani, si unirà alle ricerche di Vito e Matteo Lo Iacono.
Antonio Melita e Francesco Militello Mirto – EmmeReports