Ottenute le dovute autorizzazioni ci rechiamo presso la Caserma “Mazzarella” dove si trova il Comando Provinciale di Palermo della Guardia di Finanza. Ad attenderci per un’intervista il Generale di Brigata Antonio Nicola Quintavalle Cecere che prima di comandare il suddetto Reparto ha ricoperto altri importanti incarichi, tra cui il Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata di Napoli.
Generale, quali sono i compiti istituzionali del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Palermo?
La Guardia di Finanza è un Corpo militare con competenze generali nel contrasto al crimine economico-finanziario, a tutela delle imprese e dei cittadini che operano nella legalità.
La nostra missione istituzionale è articolata principalmente su tre settori: il primo è il contrasto alle frodi fiscali e all’economia sommersa, che assicuriamo mediante interventi ispettivi e indagini di polizia giudiziaria, nonché con il controllo economico del territorio.
Il secondo è la lotta agli illeciti in materia di spesa pubblica, a tutela delle uscite del bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali, che si estrinseca mediante accertamenti ed indagini penali nei confronti di chi si appropria indebitamente di contributi pubblici e nei confronti di pubblici funzionari corrotti.
Siamo infine impegnati attivamente e concretamente nelle indagini colte a contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico – produttivo, nei controlli e nelle ispezioni antiriciclaggio, negli interventi a contrasto della contraffazione, della pirateria audiovisiva e della vendita di prodotti insicuri e pericolosi e nelle investigazioni riguardanti i reati societari, fallimentari, finanziari.
Ritengo, altresì, importante sottolineare che abbiamo competenze esclusive come polizia del mare, che assicuriamo mediante un articolato dispositivo aeronavale.
In che modo gli uomini e le donne al Suo comando stanno contribuendo all’emergenza COVID-19?
Stiamo contribuendo all’osservanza delle misure varate dal Governo in ragione di questa emergenza, sotto vari profili. Innanzitutto come controlli del territorio, che vengono svolti in stretto coordinamento con le altre forze di polizia, per assicurare una presenza capillare sul territorio del capoluogo palermitano e della provincia, sulla base delle intese assunte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tradotte.
Inoltre gli uomini e le donne della Guardia di Finanza svolgono anche autonomi controlli presso gli esercizi commerciali, sia per assicurare il rispetto delle misure di contenimento, sia per verificare che non siano posti in vendita dispositivi di protezione individuale in violazione alla normativa sulla sicurezza dei prodotti, a tutela della incolumità dei cittadini, nonché per controllare che non vi siano manipolazioni dei prezzi di mercato sui generi di prima necessità.
Come si comportano i palermitani?
Sotto questo profilo, con grande soddisfazione, abbiamo avuto una grande impennata delle chiamate al numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza, il 117, attraverso cui il cittadino si mette in contatto con la nostra sala operativa e comunica le fattispecie che ritiene irregolari, come ad esempio una mascherina venduta senza indicazioni in italiano, piuttosto che prezzi di generi alimentari elevati rispetto a quelli applicati prima dell’emergenza epidemiologica.
Noi abbiamo delle pattuglie presenti sul territorio 24h su 24h, che possono intervenire con tempestività e verificare, presso l’esercizio commerciale, le segnalazioni pervenute dai cittadini.
Quanti controlli avete effettuato e quante sanzioni avete elevato?
Dall’inizio del periodo di emergenza, abbiamo impiegato sul territorio oltre 3500 uomini, con oltre 12000 persone controllate 2 quasi 500 esercizi commerciali sottoposti a verifica. Per quanto riguarda le irregolarità, abbiamo riscontrato violazioni da parte di 500 cittadini e 31 esercizi commerciali relative alla vendita di mascherine, gel igienizzanti non a norma o per il mancato rispetto delle misure di contenimento.
Vigilate solo sul territorio?
Certo, in maniera capillare. Ma i controlli della Guardia di Finanza si estendono anche in mare, per evitare che ci siano imbarcazioni in navigazione senza giustificati motivi. Sul punto, abbiamo rilevato che i cittadini palermitani hanno finora rispettato le misure in vigore.
Come avviene tecnicamente un controllo da parte di una pattuglia?
Sul territorio la pattuglia ferma a scandaglio le autovetture in circolazione, chiedendo al conducente quali siano i motivi che lo hanno portato a spostarsi dall’abitazione. Chiaramente dobbiamo fare riferimento alle misure nazionali e regionali, che i nostri militari conoscono perfettamente, e in base alle motivazioni addotte dal cittadino, e dagli eventuali passeggeri, i militari operanti valutano se lo spostamento è in linea o meno con le regole vigenti.
Invece per quanto riguarda i negozi?
Parallelamente per gli esercizi commerciali, oltre al rispetto delle misure che vietano gli assembramenti, andiamo a verificare se i prezzi dei prodotti venduti sono esposti e se sono in linea con l’andamento medio di mercato, per evitare che vengano poste in essere manovre speculative, ovvero vengano venduti prodotti non conformi alla normativa in maniera di sicurezza. Abbiamo, ad esempio, sequestrato quasi 20000 flaconi di gel igienizzanti e oltre 25000 mascherine non a norma. Se il materiale non è a norma non può essere affidato a enti o strutture. Quindi, al termine della fase processuale, il materiale sequestrato sarà oggetto di distruzione.
State utilizzando anche mezzi aerei?
Abbiamo anche utilizzato mezzi aerei della Sezione Aerea Guardia di Finanza di Boccadifalco, in stretto coordinamento con le altre forze di polizia, per rilevare se vi fossero in determinate aree della città degli assembramenti, per poi far intervenire immediatamente le pattuglie operanti sul territorio.
Forse mai come in questo momento le sorti del nostro Paese sono in mano a chi indossa un’uniforme per lavoro, infermieri, medici, Forze di Polizia e Forze Armate. Si sente orgoglioso di farne parte?
Sono certamente orgoglioso di coordinare tutte le attività svolte della Guardia di Finanza che tutelano la sicurezza economica del nostro territorio. Contemporaneamente sento forte il peso di tale responsabilità e con i miei collaboratori siamo costantemente impegnati affinché il dispositivo posto in essere dalla Guardia di Finanza di Palermo sia il più efficiente possibile, proprio per garantire la tutela dei cittadini segnatamente in questo difficile momento. Stiamo altresì dando massimo impulso all’attività informativa e a quella investigativa per evitare che, approfittando del momento di crisi, vi siano delle penetrazioni da parte della criminalità organizzata nel tessuto produttivo. Vi è infatti il rischio concreto che le organizzazioni criminali si propongano alle imprese in crisi assicurando apporti di capitali di provenienza illecita, al fine di appropriarsi poi delle stesse imprese che si trasformano quindi, a tutti gli effetti, in “imprese mafiose”, o per favorire prestiti a cittadini in difficoltà economiche che poi chiaramente si trovano ad essere vittime di usura.
Di Francesco Militello Mirto & Antonio Melita – EmmeReports