“Questo primo maggio del 2020 è attraversato dalla pandemia del Coronavirus che sta colpendo pesantemente i nostri affetti e la nostra vita, ma sarà proprio il lavoro, il lavoro delle persone che combatterà e sconfiggerà questo virus.
Del resto la forza, la generosità, la responsabilità con cui il mondo del lavoro si sta muovendo per combattere il virus ci indicano la strada da seguire.
Ci dicono con forza che il lavoro e la sicurezza devono essere un riferimento per tutti, che il rispetto dell’ambiente deve diventare il nostro nuovo orizzonte, che al centro ci devono stare i diritti delle persone: la salute, il lavoro e l’istruzione.
“E serve che il sistema pubblico garantisca a tutti questi diritti, come diritti fondamentali della vita delle persone. Perché questo virus ha fatto emergere le fragilità del modello che abbiamo vissuto in questi anni.
Un modello che ha pensato che il mercato da solo potesse risolvere tutto, che ha incitato alla competizione tra le persone, che ha cercato di cancellare qualsiasi vincolo sociale, qualsiasi diritto che garantisse alle persone di vivere e lavorare dignitosamente.
Tutto questo noi lo dobbiamo mettere in discussione.
Serve un cambiamento radicale del nostro modello di sviluppo, non si può tornare a fare gli errori che hanno portato a questa situazione e proprio per questo lo slogan che abbiamo lanciato per questo primo maggio è: lavorare in sicurezza per costruire il futuro.
Un futuro che vuol dire saper riconoscere e valorizzare le differenze di genere, saper riconoscere, tutelare e curare le persone anziane, le persone più deboli, combattere davvero la povertà e rimettere al centro il lavoro, la sua qualità e lo sviluppo, inteso anche come qualità della vita e delle persone.
Tutto questo per farlo, abbiamo bisogno di farlo insieme, abbiamo bisogno di essere uniti di rimettere al centro un’idea di società che sia fondata sulla giustizia sociale.
Lo posiamo fare. Facciamolo insieme.
Buon Primo maggio a tutte e a tutti”.
di Redazione – EmmeReports