L’ICS (International Chamber of Shipping – Organizzazione Mondiale dello Shipping), in occasione della Festa del Lavoro, ha promosso un’iniziativa volta a far sì che il maggior numero di navi attraccate nei porti di tutto il mondo suonino le sirene di bordo alle ore 12.00 locali del 1° maggio, con lo scopo di ricordare il contributo dato dai marittimi nella vita economica e sociale del pianeta.
Il Corpo delle Capitanerie di porto, quale segno di vicinanza al mondo dello shipping e a tutti i lavoratori del mare che svolgono un lavoro duro e impegnativo a sostegno del Paese, ha deciso di aderire a tale iniziativa invitando i propri Comandi, sparsi lungo gli 8.000 Km di costa, a far sì che le dipendenti Motovedette, in servizio nella giornata del 1° maggio, suonassero le loro sirene alle ore 12:00 locali, all’unisono con quelle delle unità mercantili.
“Un segno di vicinanza ai lavoratori del mare e dei porti, un segno di solidarietà, dove nessuno deve rimanere indietro”, ha dichiarato il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, che ha voluto esprimere la solidarietà di tutti gli uomini e le donne della Guardia Costiera agli equipaggi delle navi mercantili che, soprattutto in questo difficile periodo, sono costretti a lunghe permanenze a bordo.
“Buon primo maggio a tutti i lavoratori del mare e dei porti. Uomini e donne al cui fianco, ogni giorno, operano gli uomini e le donne delle Capitanerie di Porto. Un lavoro importante, a sostegno di uno dei settori strategici del nostro Paese. Tante sono le navi italiane i cui equipaggi che in questi mesi siamo riusciti a riportare nei nostri porti. Grazie al forte e determinante impegno della nostra ministra De Micheli. Ma un pensiero particolare va a quei tanti marittimi ancora a bordo delle navi in attesa di ritornare dalle loro famiglie e ai loro affetti. Un lavoro duro, impegnativo e necessario, quello della gente di mare, a sostegno del nostro Paese. Il 90% delle merci viene trasportato via mare, e senza questa importante attività, soprattutto in questo periodo di emergenza, non avremmo accesso neanche ai beni di prima necessità. A tutti coloro che trascorrono la vita lontano dagli affetti, in questi giorni così difficili, va il nostro pensiero, la nostra vicinanza. A loro voglio ricordare che gli uomini e le donne delle Capitanerie di Porto sono a loro fianco. Un poeta del secolo scorso così declamava, Sono marinaio, è mio questo primo maggio, con coraggio e ardore, superiamo le difficoltà.”
Di Redazione – EmmeReports