E’ il primo giorno del Ramadan 2020 e, con le restrizioni previste, non sarà possibile pregare in moschea o riunirsi per l’Iftar di fine giornata; ma la solidarietà neanche il virus può fermarla.
La Consulta delle Culture di Palermo, rappresentata da Dasililla De Oliveira Pecorella componente dell’Ufficio di Presidenza, ha infatti aperto nuovamente la propria sede di Palazzo Cefalà per sostenere la distribuzione “solidale” dell’Associazione A.N.A.S. G.E.S.
“La Consulta in questo periodo non è stata ferma. Oltre alle riunioni on-line, ha promosso azioni di solidarietà come quella di oggi” afferma Dasililla De Oliveira Pecorella “Contiamo sulla solidarietà delle persone che hanno un po’ di più e che possono quindi donare”.
Dasililla, eletta nella circoscrizione Americhe e Oceania, come componente dell’Ufficio di Presidenza della Consulta, guarda anche alla prossima fase 2.
“Non sarà facile rialzarsi, ma credo che abbiamo l’opportunità di migliorarci, visto che il virus ci ha scoperti più fragili e quindi consapevoli che abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri”.
Prima di lasciarci per supportare l’attività di raccolta, una ultima e importante precisazione da parte di Dasililla: “La Consulta delle Culture è aperta sia alla comunità palermitana, come fatto la scorsa settimana, che a quella internazionale sul territorio, come oggi che è il primo giorno di Ramadan”.
Sono tantissime le persone in fila, molti i sorrisi dietro le mascherine e tra i tanti ne scorgiamo uno in particolare, quello di una volontaria “presa” dalla distribuzione.
“Questo è il terzo incontro effettuato all’interno della sede della Consulta delle Culture, oggi abbiamo un gruppo di 25 famiglie straniere provenienti da Ghana, Nigeria, Tunisia, Marocco, Pakistan e Bangladesh” afferma Giusy Caldo, volontaria dell’Associazione A.N.A.S. G.E.S.
“Ho pubblicato il mio numero privato in vari post e annunci su Facebook, anche se poi avviene un vero e proprio passaparola tra le comunità” continua Giusy che poi spiega come avviene la selezione dei destinatari e la distribuzione dei sacchetti spesa.
“Facciamo delle domande per capire lo stato di bisogno dei richiedenti e da queste ricaviamo una lista. Abbiamo anche ideato un codice – sulla composizione del nucleo familiare – ed in base a quello viene elargito più o meno cibo“.
“La donazione ha una copertura di circa una settimana” conclude Giusy Caldo “Sono kit basilari che prevedono colazione, pranzo e cena. Cerchiamo anche di accontentare i gusti degli stranieri distribuendo i loro prodotti tipici”.
Prima di lasciarci per continuare la distribuzione dei viveri Giusy lancia un appello: “Cerchiamo donatori, perché senza le donazioni non riusciamo a coprire tutte le famiglie in stato di difficoltà. Il mio numero è 3477267578. Per favore donate!“.
di Antonio Melita e Francesco Militello Mirto – EmmeReports