Primo sciopero in smart working a Torino. A spegnere i computer e i telefoni, da “casa”, saranno i 160 dipendenti della Scai Finance di Torino, azienda informatica del gruppo Scai.
“I lavoratori di Scai Finance e le loro rappresentanze sindacali ritengono inaccettabile l’atteggiamento dimostrato dall’azienda durante l’avvio della Cassa Integrazione per COVID-19” – scrivono nel loro comunicato sindacale i delegati di Fiom e Filcams Cgil presenti nell’azienda.
Il motivo dello sciopero la discriminazione nei confronti di alcuni colleghi, visto che sul totale dei dipendenti solo 24 hanno potuto accedere alla cassa integrazione.
“È incomprensibile – proseguono i delegati sindacali – l’attivazione della Cassa Integrazione per un numero così esiguo di persone, 24 su 160, che comporta una riduzione dei costi ridicola rispetto a quanto si sarebbe potuto ottenere con l’applicazione dell’ammortizzatore sociale su un numero decisamente più elevato di colleghi, con minima riduzione dell’orario di lavoro e minima perdita di salario”.
Inoltre ai 24 dipendenti l’azienda in smart working ha negato l’anticipo di quanto corrisponderà l’Inps e l’integrazione al salario di chi rimarrà a casa.
La trattativa sindacale, che ha portato a indire 4 ore di sciopero, si è svolta completamente attraverso strumenti informatici.
di Redazione – EmmeReports