Francesco Pomiero, classe 92’, è un musicista palermitano e appassionato di effettistica. Dall’età di 14 anni suona la chitarra ed è specializzato in Ambient Song.
La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori, vale ancora di più se si parla di Ambient Song?
“La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori” è una grande frase di Bach.
Mi rivedo tanto in questa frase perché credo che attraverso la musica le persone possono trovare anche delle risposte. Tanto volte ci troviamo ad associare un brano ad un momento che stiamo vivendo, io infatti salvo dei ricordi vissuti dentro brani specifici.
Solo musica, senza bisogno di parole?
Tante persone pensano che la musica senza un testo non ha significato. Ma se riflettiamo un attimo tante opere classiche sono nate senza testo, e la musica Ambient nata nei primi anni del 900 con Erik Satie e successivamente poi sfociò nella musica minimalista, credo che sia molto potente e ha una forte comunicazione e soprattutto è anche soggettiva.
Senza testo ogni persona può immaginare, pensare, cio che in quel momento sente. Questo è il motivo della mia scelta nell’ utilizzo dell’Ambient.
“A Dream” è un fantastico brano del 2016, cosa sogna Francesco in questo periodo di isolamento?
“A Dream” è un brano pieni di sogni, e come spiegavo prima ogni persona mentre ascolta può pensare ai propri sogni. Questo periodo di isolamento credo che è uno dei momenti più importanti della storia umana. In questo periodo dovremmo tutti fermarci un’attimo, sederci e riflettere tanto sulla nostra vita su ciò che siamo e su ciò che vogliamo essere, è un momento in cui possiamo rilassarci.
L’uomo è stato sempre abituato a fare tanto a non stare mai fermo a sfruttare tutto il tempo tralasciando un po’ se stesso. Per me è stato un momento di riflessione, ed utile per scrivere dei brani nuovi come “Evolution“.
Ad un anno dall’uscita di “The Truth”, hai trovato la tua verità? Che rapporto credi ci sia tra la verità e l’informazione dei media?
“The Truth” nasce dall’esigenza di voler trovare delle risposte a ciò che in quel periodo stavo vivendo. La verità assoluta é impossibile trovarla ma sicuramente ognuno di noi trova la propria verità guardandosi nel profondo.
I media rappresentano quella verità che chi legge o ascolta vuole vedere. Raccontano o illustrano storie alcune volte vere altre volte fittizie.
” Purtroppo non tutto é come appare”.
Un anno fa’ sei stato impegnato in una tournée in Cina. Hai qualche particolare ricordo di quella esperienza?
Un’anno fa ho avuto la stupenda occasione di poter fare un tour con l’orchestra filarmonica siciliana in Cina.
Abbiamo girato 33 città e teatri diversi. È stata una delle mie più grandi esperienze nel campo musicale. Suonare in una orchestra, in teatri così grandi, davanti ad un pubblico così attento e sensibile alla musica soprattutto per il repertorio Classico Italiano è stata la cosa più bella.
La cosa che mi ha colpito di loro è che sono molto passionali, rispettosi è molto puntuali. La puntualità è una delle forme di rispetto più importante perché noi non siamo tanto abituati ad esserlo, ma ho visto questo, che attraverso la puntualità puoi avere anche rispetto verso le persone.
Come stai vivendo questo periodo e quale è la prima cosa che farai non appena tutto sarà ritornato alla “normalità”?
Come dicevo prima questo è un periodo importante per me, perché lo utilizzo per prendermi momenti di riflessione, e soprattutto è un momento dove mi sto trovando a liberare la mia mente, e così facendo sto trovando nuovi stimoli e idee musicali su cui sto lavorando.
Sicuramente quando questo momento finirà ritornerò a lottare affinché il mio sogno da musicista si avveri.
Hai la possibilità di dedicarti alla colonna sonora di un film, quale sarebbe?
Uno dei miei sogni è appunto quello di poter scrivere musica per film o documentari. Credo che il genere Ambient o “minimalista” sia ottimo per il campo cinematografico.
Se avessi avuto la possibilità avrei voluto partecipare alle musiche de il Gladiatore, La Passione di Cristo, il Signore degli Anelli.
di Antonio Melita – EmmeReports