Il periodo storico dentro il quale ci troviamo, segnato unicamente da brutte notizie quando si parla del temutissimo virus Covid–19 non spinge sicuramente all’ottimismo. Anche per questo, noi di EmmeReports siamo felici di poter offrire ai nostri lettori una buona notizia: il popolare attore e maestro d’arte Vincenzo Bocciarelli che fra tre anni festeggerà 30 anni di carriera infatti, senese e romano di adozione, ma originario di Bozzolo in provincia di Mantova, ha deciso di realizzare un’opera che ha quasi del rivoluzionario, visto il periodo in cui è stata realizzata.
Si tratta infatti di un abbraccio fra due soggetti, effusione tanto sospirata da tutti noi quanto vietatissima onde evitare la diffusione del “nemico invisibile”. Ma questo dipinto non verrà inserito all’interno della già numerosa collezione privata di opere d’arte dell’artista: per sua espressa volontà infatti, verrà messa in vendita per destinarne il ricavato in beneficenza.
Vincenzo, tu sei sempre in prima linea quando si tratta di fare beneficenza: questo periodo cupo di lotta contro il “nemico invisibile” non fa eccezione. Com’è nata l’idea del quadro?
Tutto nasce sempre dalla volontà di mettersi e immergersi nei panni e nella mente dell’altro. Dobbiamo sempre compiere questo esercizio psicologico e spirituale nel cercare di capire quali siano le esigenze del prossimo. Lo stato d’animo di chi ci sta vicino, moglie, amico, figlia, nipote insomma tutti indistintamente.
E l’idea di sapere che in questo momento il mio prossimo poteva essere in una situazione drammatica o non poter avere nulla per nutrirsi, mi ha dato la spinta di trasformare i momenti poetici, i miei colori e le mie opere, in qualcosa di fattivo e cercare di contribuire all’emergenza Covid-19 attraverso la vendita di una mia opera durante la diretta del “Bocciarelli Art Home Theatre” (diretta artistica su Facebook ideata da Bocciarelli, ndr.).
Adesso forniamo qualche dettaglio per ingolosire i potenziali acquirenti: titolo, tecnica, dimensioni e materiali che compongono l’opera
Sono felice e commosso nell’annunciare che in poche ore sono già arrivate alla Itacartgallery, che gestisce la charity, tantissime email di richieste e di offerta. L’opera s’intitola “L’abbraccio” ed è tecnica mista su pannello di legno pressato. 60×40
A chi verranno destinati i proventi della vendita?
Sono indeciso tra due o tre destinazioni d’emergenza. Sto valutando attentamente per fare la scelta migliore e al tempo stesso più sicura. Ma quasi sicuramente i proventi saranno devoluti all’ospedale Spallanzani.
Chi volesse acquistare il tuo quadro, chi deve contattare?
Basta scrivere una mail a itacartgallery@gmail.com. L’opera avrà la certificazione degli esperti della galleria d’arte.
Ma non ti fermi qui: ogni giorno infatti intrattieni il tuo pubblico su Facebook con il tuo spazio “Bocciarelli Home Theatre” e poi, la sera, su Instagram. I tuoi fans sono sempre nei tuoi pensieri!
Da quando è iniziata “la clausura” non mi sono fermato un attimo. Mi sento spinto da una forza che poche volte ho avuto in passato nella mia vita. Ci si piega ma non ci si spezza. Credo fortemente nella forza dell’amore attraverso le vibrazioni che arrivino dalla recitazione piuttosto che dalle suggestioni cromatiche unite alle forme dei quadri.
Come trascorri la quarantena e a cosa stai lavorando in attesa che il governo, finalmente, annunci il sospirato: “Liberi tutti”?
Arrivo alla sera stanco sfinito ma con una sensazione di appagamento soprattutto dopo le dirette del “Bocciarelli Home Theatre”. Il che mi fa riflettere molto su alcuni aspetti della mia vita pre-Coronavirus. Sto capendo che da una parte avevo bisogno di ritrovare davvero me stesso e prendermi cura di nuovo della mia interiorità, della mia arte.
Forse il mondo fuori, la mondanità le passerelle, l’essere sempre in movimento, mi distraevano e di conseguenza avevano offuscato il vero Vincenzo che ogni giorno insieme a me, anche voi state riscoprendo. Intanto sto studiando un copione teatrale e una sceneggiatura per il cinema. Saprete presto… dopo il libera tutti!
Cosa ti resterà addosso di questa pandemia, dal punto di vista delle sensazioni e degli insegnamenti?
Mi resterà addosso ancora di più la voglia di amare e la gratitudine verso Dio per illuminarmi ogni mattina, ogni risveglio con il Suo Santo Spirito. Poi mi resterà il fatto di aver imparato a cucinare bene i miei adorati carciofi alla romana!
Di Teresa Fabiola Calabria – EmmeReports